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Donne e gusto: tra cucina, scrittura e spettacolo

 

Donne e gusto: tra cucina, scrittura e spettacolo

Intervista alla Dottoressa Daniela Limonta

Daniela Limonta: tra scienza, empatia e passione per la nutrizione.

Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, la Dott.ssa Daniela Limonta è una figura di riferimento nel campo della dietologia e della nutrizione clinica.

Con oltre 25 anni di esperienza, dirige a Lecco un affermato studio specializzato nella cura dell’obesità, aiutando i pazienti a trovare un equilibrio tra salute e benessere.

Oltre alla competenza scientifica, il suo approccio si distingue per una forte sensibilità empatica, fondamentale soprattutto nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

In questa intervista ci racconta il suo percorso professionale, le sfide affrontate come donna nel mondo medico e il suo impegno nel coniugare carriera e vita familiare.

Dott.ssa Limonta può presentarsi al pubblico dei lettori di DTEG?

“Mi chiamo Daniela Limonta e sono un medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, ovvero un medico dietologo.

Sono una libera professionista e da più di 25 anni mi occupo di nutrizione.

A Lecco dirigo un affermato studio di Dietologia specializzato nella cura dell’obesità. Sono sposata e ho tre figli. Amo la natura, la montagna e gli animali”.

Quali sfide ha incontrato come donna nel campo della medicina e della nutrizione clinica, e come le ha superate?

“Come donna nel campo della medicina e della nutrizione clinica, ho incontrato diverse sfide, soprattutto in un ambiente che, storicamente, è stato dominato da figure maschili. Inizialmente, la difficoltà maggiore è stata quella di affermarmi in un contesto dove a volte venivo vista come “giovane” o “meno esperta” rispetto ai colleghi uomini, nonostante avessi le stesse competenze.

Il campo della nutrizione però richiede non solo competenze scientifiche, ma anche un forte approccio empatico. Il fatto di essere una donna mi ha permesso di entrare più facilmente in sintonia con le pazienti di sesso femminile, che si sentivano più libere di parlare di temi sensibili come il corpo e l’alimentazione.

In questi 25 anni (mi sono letteralmente laureata in Medicina e Chirurgia nello scorso secolo -1999- !) ho superato tutte le sfide professionali puntando sulla mia competenza, sulla mia passione e sulla capacità di adattarmi alle diverse situazioni, senza mai smettere di credere nelle mie capacità e nel valore del mio lavoro”.

Come riesce a conciliare la sua vita professionale con quella personale, considerando le esigenze di una carriera medica così impegnativa?

“Conciliare la mia vita professionale con quella personale è senza dubbio una sfida, ma credo che la chiave risieda nell’organizzazione e nella resilienza.

Come medico dietologo, la mia carriera richiede dedizione, tempo e costante aggiornamento, ma cerco sempre di stabilire delle priorità e di essere consapevole dei miei limiti.

Per gestire tutto al meglio, mi concentro su una pianificazione accurata delle mie giornate, cercando di bilanciare il mio impegno con il lavoro con momenti di qualità dedicati alla mia famiglia, agli amici e a me stessa.

La mia famiglia è importantissima: ho tre figli e cerco di essere una mamma presente.

La libera professione in questo mi ha aiutato molto: senza turni ospedalieri, notti e reperibilità tutto è più pianificabile.

Cerco nel possibile di trovare spazio anche per attività che mi rigenerano, come lo sport e la lettura.

Ogni tanto ci sono momenti di sacrificio, ma la passione per il mio lavoro e la consapevolezza che il benessere personale è la base di un buon lavoro mi aiutano a non perdere mai di vista ciò che conta davvero”.

In che modo la sua prospettiva femminile ha influenzato il suo approccio nel trattare pazienti con disturbi del comportamento alimentare?

“Come medico dietologo, credo che la mia prospettiva femminile possa aver influenzato il mio approccio nel trattare i Disturbi del Comportamento Alimentare in vari modi.

In primis, come donna, sono particolarmente consapevole delle pressioni sociali e culturali che influenzano il nostro rapporto con il corpo e l’alimentazione.

La pressione verso la bellezza e la magrezza in questi ultimi anni è esasperante!

Essere donna, come la maggior parte dei pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare, mi permette di essere più empatica e di ascoltare le mie pazienti in modo più attento, comprendendo meglio le loro sfide psicologiche e emotive.

Inoltre, come professionista, cerco di creare un ambiente sicuro e senza giudizio, dove le pazienti si sentano libere di esprimere le proprie difficoltà.

Sono molto sensibile alla dimensione emotiva del trattamento, consapevole che l’alimentazione non riguarda solo ciò che mangiamo, ma anche come ci percepiamo e come ci relazioniamo con il nostro corpo.

Cerco quindi di adottare un approccio olistico, che consideri non solo la dieta, ma anche la salute mentale e il benessere psicologico della paziente”.

Se fosse un piatto… sarebbe?

“Se fossi un piatto sarei… un bel piatto di polenta! Piatto tradizionale, completo, tipico delle mie zone. Un piatto semplice, legato al territorio in cui vivo e alla tradizione. Un piatto che profuma di famiglia. Un po’ come me!”

Autore

  • Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.

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Anna Calì

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.

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