Donne e gusto: tra cucina, scrittura e spettacolo

 

Donne e gusto: tra cucina, scrittura e spettacolo

Intervista alla donna pizzaiola Maria Cacialli “La figlia del Presidente” 

In questa intervista, Maria Cacialli racconta la storia della sua pizzeria, “La Figlia del Presidente”, nata per onorare la memoria del padre.

Parla di tradizione e innovazione nel mondo della pizza, delle sfide affrontate come donna in un settore prevalentemente maschile e dell’evoluzione del gusto e delle richieste dei clienti.

Offre consigli alle giovani donne che vogliono intraprendere questo mestiere e riflette sull’importanza della gastronomia nel futuro di Napoli.

Signora Cacialli può presentarsi al pubblico di DTEG?

“Certo! Sono Maria Cacialli, figlia del Presidente e titolare della pizzeria “La Figlia del Presidente“.

Dopo la scomparsa di mio padre, ho deciso di aprire questa pizzeria per onorare la sua memoria. Lo chiamavano “Presidente”, e così io sono diventata “La Figlia del Presidente”. In questo modo ho reso omaggio a lui e alla sua storia”.

Quindi ha unito tradizione, innovazione e passione. Come si combinano questi elementi nella sua pizzeria?

“Abbiamo dovuto adattarci ai gusti dei clienti e ai tempi moderni. Per esempio, oggi proponiamo la pizza con mortadella e pistacchio di Bronte, che è molto apprezzata. I clienti vanno sempre coccolati. Prima avevamo solo pizze tradizionali come la margherita, la marinara, la capricciosa e la pizza fritta. Poi ci siamo reinventati, mantenendo però sempre lo stile della pizza napoletana”.

Napoli è la patria della pizza, ma il settore è prevalentemente maschile. Come si è trovata in questo ambiente?

“Devo dire che sono stata accolta bene. I miei colleghi sono sempre stati gentili e disponibili. Non ho mai avuto problemi perché rispetto tutti e loro rispettano me. Certo, per una donna non è stato facile, ma mi sono fatta spazio”.

Quale consiglio vuole dare alle donne che vogliono entrare in questo mondo?

“Devono essere pronte ad affrontare le difficoltà. Questo lavoro non è semplice, è fatto di sacrifici e ostacoli. Io sono nata in questo ambiente, quindi è stato più naturale per me, ma ho dovuto comunque farmi rispettare. Oggi gestisco un team di ragazzi e ho dovuto impormi come leader”.

Se fosse una pizza, quale sarebbe?

“Una bella pizza fritta, con cicoli, ricotta, provola e pepe. Croccante fuori, con un cuore caldo e avvolgente. Decisa e forte, ma con un’anima morbida”.