FederBio al G7 Agricoltura: investire nel biologico
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FederBio al G7 Agricoltura: investire nel biologico
In occasione della Giornata europea del biologico, FederBio, che da anni si fa portavoce delle esigenze dell’agricoltura sostenibile.
Ponendo l’attenzione sui temi dell’agroecologia e del biologico in occasione degli eventi più rilevanti, come l’EXPO 2015 e il G7 dell’Agricoltura di Bergamo.
Rilancia alcune priorità strategiche in vista del prossimo G7 Agricoltura, che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 settembre.
Cinque i punti evidenziati per richiamare l’attenzione dei leader internazionali.
Sulla necessità ed urgenza di adottare politiche sostenibili che promuovano la transizione verso un’agricoltura resiliente basata su pratiche che tutelino l’ambiente, garantendo la sicurezza alimentare per le generazioni future.
1.Investire nella transizione verso un modello agroecologico
2.Sostenere il biologico come espressione più avanzata e concreta dell’agroecologia
3.Porre produttori agricoli, cittadini e comunità locali al centro dei sistemi agroalimentari
4.Sostenere ricerca e innovazione per incentivare scambi e diffusione di buone pratiche agronomiche
5.Promuovere sistemi locali di produzione e consumo di prodotti biologici
Il primo punto delle proposte di FederBio riguarda il superamento del modello agricolo intensivo.
Il secondo elemento al centro delle proposte della Federazione riguarda la valorizzazione del ruolo dell’agricoltura biologica come il metodo più avanzato e diffuso di applicazione dei principi dell’agroecologia, come sancito dalla Carta di Bergamo.
I dati Ifoam-Fibl 2022 confermano il successo globale del biologico, che conta oltre 4,5 milioni di operatori in 188 Paesi, con un incremento in un anno di circa il 27% delle superfici e del 25,6% dei produttori.
Il terzo punto di rilevanza strategica per FederBio è la necessità di mettere al centro dei sistemi agricoli e alimentari i produttori, i cittadini e le comunità locali per favorire una sempre migliore conoscenza reciproca.
Il quarto punto delle proposte al G7 riguarda il sostegno a ricerca e innovazione, attraverso la diffusione delle nuove tecnologie digitali.
Coniugando innovazione, rispetto per l’ambiente e redditività, l’agricoltura biologica può rappresentare un importante polo di attrazione per le giovani generazioni fornendo opportunità occupazionali e incentivando la creazione di nuove imprese biologiche.
Infine, tra i punti fondamentali FederBio pone la questione dei consumi.
Per modificare il metodo di produzione, occorre cambiare anche il modello di consumo, sensibilizzando i cittadini con investimenti in campagne di comunicazione sulle ricadute positive del biologico per la salute delle persone e dell’ambiente e sulla necessità di adottare stili di vita più sostenibili.
Ciò significa anche scegliere un’alimentazione a base di cibo bio, con un ridotto apporto di carne, attenta alla stagionalità, alla prossimità di produzione e alla riduzione dello spreco alimentare.