Festa del BIO di Milano
Festa del BIO di Milano
Un invito a scoprire il valore del biologico, perché quando scegliamo un cibo scegliamo anche come viene coltivato.
L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella tutela della salute, della biodiversità e nel contrasto al cambiamento climatico.
Da qui, l’importanza di promuovere stili di vita e diete salutari e sostenibili, privilegiando un’alimentazione a base di cibo biologico, con un ridotto apporto di carne, attenta alla stagionalità, alla prossimità di produzione e al contenimento dello spreco alimentare.
È essenziale quindi informare correttamente i cittadini e promuovere iniziative di educazione alimentare, a partire dalle mense scolastiche.
Sarà proprio l’importanza delle scelte alimentari sostenibili e consapevoli a guidare la settima edizione della Festa del BIO, in programma sabato 14 dicembre a Palazzo Giureconsulti, in Piazza Mercanti 2 nel cuore di Milano, un evento gratuito e aperto a tutti.
Ricercatori, giornalisti ed esperti spiegheranno come l’alimentazione biologica, insieme al contenimento degli sprechi, contribuisca a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita.
Le pratiche agronomiche biologiche sono, infatti, in grado di preservare la fertilità del suolo e la biodiversità e, inoltre, grazie alla maggior capacità di assorbire CO2, rappresentano anche un valido alleato nella mitigazione degli effetti climatici.
Per promuovere l’adozione di stili alimentari sani e sostenibili, la Festa del BIO alternerà momenti di approfondimento e divertimento per tutta la famiglia con talk, degustazioni, contest, laboratori e show cooking per scoprire il bello e il buono del biologico. Ci sarà anche una mostra mercato con spazi dedicati ai produttori di biologico Made in Italy.
La Festa del BIO è un’opportunità per far conoscere, in maniera divertente, il mondo del biologico come stile di vita sostenibile. È un evento ideato per condividere conoscenze, esperienze e sapori, dimostrando che il rispetto per gli ecosistemi e la biodiversità ha bisogno del contributo di tutti.
Le pratiche agronomiche biologiche non solo migliorano la salute, la fertilità del suolo e la biodiversità ma rappresentano anche una risposta concreta ai cambiamenti climatici.
È fondamentale, quindi, incentivare la transizione agroecologica e parallelamente promuovere il consumo di alimenti bio, creando una cultura del cibo rispettosa dell’ambiente. Con la Festa del BIO vogliamo ispirare le famiglie, i giovani e le comunità a diventare protagonisti di un cambiamento positivo, in armonia con il pianeta attraverso l’adozione di stili nutrizionali sostenibili e bilanciati”.
La Festa inizierà alle 10.45 con l’evento inaugurale “Dal campo alla tavola: il biologico come scelta consapevole per proteggere il pianeta”.
L’incontro approfondirà il valore del cibo come strumento per generare impatti positivi, tutelare il benessere e ridurre l’impatto ambientale, tracciando la strada verso un futuro più sostenibile, con un focus sull’importanza dell’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole per promuovere nelle nuove generazioni stili nutrizionali sostenibili e bilanciati.
Porteranno un significativo contributo anche Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, Nicoletta Maffini, Presidente AssoBio e Stefano Caserini, Docente di mitigazione dei cambiamenti climatici presso il Politecnico di Milano.
Saranno quindi presentati i risultati preliminari della ricerca IMOD (Italian Mediterranean Organic Diet) con la campagna “Il Bio dentro di Noi”, promossa da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico L’analisi, condotta dal Dipartimento di Biomedicina dell’Università di Tor Vergata nell’ambito del progetto “MOOD” del Ministero della Salute, ha confrontato l’impatto e i benefici della dieta mediterranea tradizionale e quella 100% biologica, evidenziando come quest’ultima offra vantaggi superiori per la salute delle persone e dell’ambiente. Sono stati valutati diversi parametri.
La qualità nutrizionale della dieta abituale rispetto alla dieta mediterranea 100% bio, l’indice di adeguatezza mediterranea, l’impatto ambientale (consumo di acqua e CO2), il microbiota intestinale, la composizione corporea e il metaboloma.
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