Gambero Rosso e Consorzio IGP olio di Puglia insieme a Palazzo Brancaccio
- Susanna Schivardi
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Gambero Rosso e Consorzio IGP olio di Puglia insieme a Palazzo Brancaccio
In una serata evento organizzata da Gambero Rosso, si confrontano dieci diverse aziende pugliesi. In degustazione guidata olii da olive autoctone.
Il 22 luglio si è svolto presso la meravigliosa sede di Palazzo Brancaccio un evento dedicato all’olio di Puglia, organizzato dalla Gambero Rosso con il Consorzio IGP Olio di Puglia.
Al seminario, che si è tenuto in una delle sale interne del palazzo, erano presenti Maria Francesca Di Martino, il Presidente del Consorzio IGP olio di Puglia, e proprietaria di un’azienda dove si produce un olio extravergine di alta qualità.
Ricordiamo che ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Golden Award al New York International Olive Oil Competition.
A condurre la degustazione dei dieci olii proposti, Stefano Polacchi il curatore della rinomata guida “Oli d’Italia” del Gambero Rosso, una delle pubblicazioni più autorevoli nel mondo dell’olio extravergine di oliva in Italia.
Infine a raccontare le aziende e gli obiettivi del Consorzio, Giuseppina Lavalle referente tecnico Consorzio IGP Olio di Puglia.
In degustazione:
Agricola Taurino IGP Olio di Puglia Monocultivar Leccino, poco ricco di polifenoli, un gusto vegetale, al naso evidente la mandorla, in bocca piccante, e un amaro sottile.
Associazione Frantoiani di Puglia IGP Olio di Puglia un blend di Ogliarola, Coratina, altre cultivar, al naso erba, carciofo, amarostico, in bocca torna il carciofo, piccante e decisamente amaro.
De Carlo IGP Olio di Puglia un blend di Coratina, Ogliarola Barese, Leccino e Peranzana, al naso erba tagliata, rucola, mandorla, e in bocca amarostico ma non tagliente.
Olio Ciccolella IGP Olio di Puglia un blend di Coratina, Ogliarola barese, torna la mandorla, dalle note speziate, al naso intenso, in bocca coerente con l’olfatto.
4 Contrade IGP Olio di Puglia Monocultivar Coratina, meno intenso al naso, anche qui erba tagliata, mandorla, molto lungo, pulito, equilibrato e armonico.
Pantaleo IGP Olio di Puglia Monocultivar Coratina, meno intenso al naso, anche qui erba tagliata, amaro e piccante in bocca. Equilibrato.
Olio Guglielmi IGP Olio di Puglia Monocultivar Coratina, pulito al naso, intenso il carciofo, l’impatto è forte anche in bocca, la mandorla evidente e molto verde al gusto.
Aziende Agricole Di Martino IGP Olio di Puglia Monocultivar Coratina, elegante ma dal finale intensamente amaro.
Le Ferre IGP Olio di Puglia Monocultivar Coratina, qui l’amarostico è prevalente, in bocca risalta il piccante. Intenso.
Cooperativa Madonna del Rosario – IGP Olio di Puglia, pochi polifenoli, molto lieve, gentile, elegante, morbido e dolce in bocca.
Per gli abbinamenti in degustazione, ci siamo spostati all’esterno del palazzo, nel magnifico parco dove abbiamo assaggiato prodotti tipici pugliesi, dai taralli, ai peperoncini ripieni, olive, carciofi sott’olio, formaggi e pane della tradizione, insieme ai piatti realizzati dallo Chef Marco Brioschi del Gambero Rosso Academy.
Un momento importante di riflessione sull’olio, prodotto principe della Puglia, che insieme a Sicilia e Calabria arriva all’80% della produzione nazionale.
Un oro prezioso che va comunicato e conosciuto perché fa parte della nostra tradizione culinaria, insieme al vino, immancabile sulle tavole. In Puglia le varietà sono molteplici, ma le più note sono Coratina, Leccino, Ogliarola, Peranzana, solo per citarne alcune, le altre sono di nicchia e difficili da portare su un mercato a vasta scala.
In questo momento storico il Consorzio sta lavorando per una divulgazione capillare del prodotto e un’enfasi diversa.
Al tal proposito ricordiamo che l’iniziativa è realizzata nell’ambito di Radici Virtuose, finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, che nasce come programma di rigenerazione agricola post Xylella Fastidiosa con l’intento di rilanciare un territorio martoriato, valorizzando e promuovendo due eccellenze della filiera agroalimentare della Puglia, l’olio extravergine d’oliva e il vino.
Laureata in Lettere antiche, inizio a scrivere da giovanissima e divento pubblicista. Da giugno 2024 sono giornalista professionista, regolarmente iscritta presso l’ordine regionale del Lazio. Collaboro con varie riviste online, nel 2019 inizio a curare una rubrica che si chiama Sulla Strada del Vino, insieme al mio collaboratore Massimo Casali, sommelier e master sommelier di grande esperienza. Da quel momento comincia una fitta esperienza nel mondo del vino, visito cantine, partecipo a press tour e mi dedico a eventi, specialmente su Roma, scrivendo per la testata www.gliscomunicati.it, Vinup e Lavinium, in particolare l’ultima che è una rivista di settore.
La passione per il vino mi permette di viaggiare e conoscere diverse realtà. L’amore per l’arte e l’antichità si fonde perfettamente con questo mondo che racchiude in sé opportunità uniche per approfondire il territorio e la storia del nostro paese.
Uno degli obiettivi è quello di spaziare e andare a scoprire le realtà vinicole anche all’estero, per approfondire e specializzarmi.