Il 13 luglio è la giornata delle patatine fritte, leccornia apprezzata da adulti e bambini. Uno snack gustoso che viene spesso associato a momenti piacevoli trascorsi in famiglia o con gli amici: sono perfette davanti ad un film alla tv o al cinema, oppure durante una serata in compagnia. Ma da dove nasce questa ricorrenza e perché proprio in questa data?
In realtà, come tante “feste” bizzarre, è una ricorrenza degli Stati Uniti, ma che ormai qualcuno celebra anche in Italia. Il nome originale del piatto è French Fries e fu scelto dai soldati americani durante la Prima Guerra Mondiale, quando assaggiarono le patatine preparate al fronte dai militari belgi che parlavano francese. La ricetta, infatti, è originaria di Namur, capitale della Vallonia, in Belgio, dove nel 1600 a seguito della gelata del fiume Mosa, i pescatori non avendo avuto modo di pescare furono costretti a friggere le patate.
C’è anche chi ritiene che le patatine fritte, visto il nome, siano nate in Francia, a Parigi, sul Pont Neuf nel lontano 1789, poco prima della Rivoluzione Francese. Qualunque sia l’origine dello snack, ai francesi va dato il merito di aver reso popolare questo cibo, vendendolo al pubblico su carri chiamati “frites”, sempre a metà del 1700. L’espressione “French Fried Potatoes” compare per la prima volta in inglese nell’opera del 1856 Cookery for Maids of All Work di E. Warren.
Ma come sono arrivate le patatine fritte negli Stati Uniti? Pare che il merito sia stato di Thomas Jefferson, che le avrebbe conosciute in Francia e poi le avrebbe fatte servire addirittura alla Casa Bianca