Giovanna Musumeci: “Il gelato perfetto? Deve dare felicità a chi lo mangia”
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Giovanna Musumeci: “Il gelato perfetto? Deve dare felicità a chi lo mangia“
“Ringrazio l’Etna che mi dà la materia prima più straordinaria, una fortuna che non posso dissipare”. Passione, devozione, eroismo e fierezza isolana sono un tutt’uno inscindibile per Giovanna Musumeci, catanese di Randazzo, figlia d’arte, professionista della granita artigianale di tradizione, geniale e spericolata interprete del gelato contemporaneo. Alla sua pasticceria gelateria bar fronte duomo nel ventre della sua Randazzo “caput mundi”, Gambero Rosso ha riconosciuto quest’anno i Tre Coni di eccellenza nella guida che premia le migliori gelaterie d’Italia.
Il gelato è “qualcosa di unico e mai uguale da interpretare secondo la personale visione del gelatiere e la propria sensibilità, ogni volta sarà un’emozione diversa”.
Al centro del laboratorio progettato in collaborazione con Ruben Pili “mago” di cioccolateria e gelateria del Sud Sardegna, e con la collega Ida Gabriela Di Biaggio (già nota alle cronache abruzzesi e da qualche stagione in sinergia con la Musumeci per il progetto di gelateria itinerante “A vista gusti nomadi”) l’idea di creare un gelato unico e riconoscibile da materie prime agricole straordinarie e pochissimi altri ingredienti necessari (acqua e zuccheri).
Giovanna Musumeci: “Il gelato perfetto? Deve dare felicità a chi lo mangia“
Quindi, massa cacao di tre origini- Perù, Sierra Leone, São Tomé – e vinacce di risulta dall’ultima vendemmia di Giardini Coleringer, una delle aziende vinicole diffuse sul versante nord dell’Etna.
“Gelatieri e viticoltori uniti in nome del territorio, un mood coinvolgente che chiama nuovi investimenti e nuove giovani energie che tornano alla terra” racconta Musumeci.