Avete ancora una settimana di tempo prima che Domenico Volgare prenda le sue meritate ferie.
E qui gli impasti e i topping delle pizze sono veramente al vertice. Per non parlare dei sushi nostrani. Se poi arrivate fino in fondo, il pandoro allo zenzero di Volgare è una bomba.
Black Farinata di ceci neri della Murgia pugliese con sale di Trapani e pepe di Sichuan
Pettole Fuzion con alga nori coreana, pomodoro, basilico e cacioricotta pugliese
Strisce di pasta fritta con salsa di arachidi e curry Thai
Sushi roll Piemontese con salsiccia di bovino, robiola di Roccaverano, rucola, olio evo e pepe di Sichuan
Pizze in teglia: Cacio a pepe orientale, Regina Himiko
Il tutto con vari cocktail, le bolle di Timorasso di Ezio Poggio e un Riesling dell’AA.
Manca la foto dell’iconico Amaro Zio Pho alle erbe orientali.
Torino,via Alessandro Volta 4B
fuzion@fuzionfood.it
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Chiuso il lunedì
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Mia madre mi ha lasciato in eredità la passione per il buon cibo e, da quando ne ho memoria, ho sempre frequentato sia importanti ristoranti che trattorie tradizionali. A inizio anni Novanta mi sono iscritto a Slow Food (allora Arcigola) di cui sono poi divenuto dirigente. Sono stato Fiduciario, ovvero responsabile, di Slow Food Torino, nel decennio 2004-2014. In seguito, sono diventato referente locale dei Mercati della Terra (Fondazione Slow Food) e Consigliere sia della Banca del Vino di Pollenzo che di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta. La collaborazione pluriennale con Slow Food mi ha permesso di aprire l’International Congress di Torino (2012), di partecipare come delegato ai congressi di Messico (Puebla 2007) e Cina (Chengdu 2017) e di essere nominato, nell’International Congress di Pollenzo (2022), membro del Board of Arbitrators. A scrivere di cibo ho cominciato una ventina di anni fa, recensendo genuine osterie per Osterie d’Italia (Slow Food Editore) e botteghe artigianali per il progetto Maestri del Gusto di Torino e provincia. Nel 2014 il quotidiano la Repubblica Torino mi ha affidato la rubrica La Spesa dove racconto le botteghe alimentari. Da allora ho scritto oltre 350 articoli. E da anni condivido le mie esperienze gastronomiche su Facebook e Instagram.
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Leo RieserMia madre mi ha lasciato in eredità la passione per il buon cibo e, da quando ne ho memoria, ho sempre frequentato sia importanti ristoranti che trattorie tradizionali. A inizio anni Novanta mi sono iscritto a Slow Food (allora Arcigola) di cui sono poi divenuto dirigente. Sono stato Fiduciario, ovvero responsabile, di Slow Food Torino, nel decennio 2004-2014. In seguito, sono diventato referente locale dei Mercati della Terra (Fondazione Slow Food) e Consigliere sia della Banca del Vino di Pollenzo che di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta. La collaborazione pluriennale con Slow Food mi ha permesso di aprire l’International Congress di Torino (2012), di partecipare come delegato ai congressi di Messico (Puebla 2007) e Cina (Chengdu 2017) e di essere nominato, nell’International Congress di Pollenzo (2022), membro del Board of Arbitrators. A scrivere di cibo ho cominciato una ventina di anni fa, recensendo genuine osterie per Osterie d’Italia (Slow Food Editore) e botteghe artigianali per il progetto Maestri del Gusto di Torino e provincia. Nel 2014 il quotidiano la Repubblica Torino mi ha affidato la rubrica La Spesa dove racconto le botteghe alimentari. Da allora ho scritto oltre 350 articoli. E da anni condivido le mie esperienze gastronomiche su Facebook e Instagram.