Giuseppe Di Gaetani vince la prima edizione di Fior…di Teglia

Fior…di Teglia

Il sapore del ricordo – fatto di profumi autentici, suggestioni di mente e cuore e antiche ricette tramandate dal passato – ha trionfato al termine del contest Fior…di Teglia 2022, promosso da 50 Top Pizza e Latteria Sorrentina.

La finale di Fior…di Teglia si è tenuta all’interno del Refettorio Made in Cloister, uno scrigno di bellezza, una struttura recuperata a Porta Capuana (Napoli) con il Refettorio (mensa sociale nata dalla collaborazione tra la Fondazione Made in Cloister e Food for Soul di Massimo Bottura) e lo spazio d’arte che ospita mostre e eventi.

Ai giovani partecipanti al contest si richiedeva la preparazione di una pizza in teglia in cui fosse protagonista il mondo vegetale, con utilizzo creativo di ortaggi e verdure, del fiordilatte Latteria Sorrentina (o di un suo derivato) e rispettando ovviamente le materie prime.

A consegnare l’assegno al vincitore (una mega fornitura di 100 kg di fiordilatte) è stato Giovanni Amodio, vicepresidente di Latteria Sorrentina.

Primo posto per Giuseppe Di Gaetani della Pizzeria Da Filomena (Castrovillari), che ha presentato “Ricordo di Minestra”: il trionfo di erbe spontanee selvatiche, tipiche delle campagne cosentine, utilizzate per preparare la crema di fagioli, ha sorpreso i giurati. La preparazione è un omaggio alla sua terra, ma anche a sua nonna Rosa. Un “comfort food” che Giuseppe ha riproposto sulla pizza e che gli ha fatto “guadagnare” il gradino più alto del podio.

 

Fior…di Teglia

Ricordo di Minestra di Giuseppe Di Gaetani

 

A pari merito gli altri.

Francesco De Maria della Pizzeria I Vesuviani a Pomigliano d’Arco, è arrivato in finale con Torzellà: impasto molto alveolato a fare da base alla crema di baccalà e ricotta di fuscella di Napoli, torzella in doppia consistenza, pomodorini semi dry e polvere di olive nere.

Fior…di Teglia

Torzellà di Francesco De Maria

 

Simone de Gregorio del ristorante La Bolla di Caserta, ha puntato invece sulla pizza in teglia Assoluto di Zucca. Nell’ottica dell’utilizzo creativo e del recupero, ha realizzato per la sua pizza (impasto 24 ore di fermentazione e 13 di lievitazione) una crema di zucca, ha cucinato scarti di zucca arrostiti, semi tostati e croccanti, filamenti di peperone crusco, latticello di recupero di fiordilatte. Solo la buccia – risultata troppo amara – non è stata adoperata.

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Assoluto di Zucca di Simone De Gregorio

 

Davide Orlando di Panificio Davide Longoni a Milano, è arrivato in finale con “Orto d’Autunno”: provola fresca in un accostamento con finocchi spadellati, zucca e foglie di senape, glassa di brodo vegetale. Una pizza che rimanda ad un progetto aziendale più ampio, per valorizzare i prodotti delle sue aree.

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Orto d’Autunno di Davide Orlando

La pizza in teglia è versatile, si presta a rigenerazioni, è un prodotto che piace e che si sta diffondendo sempre più. Vedere tanti giovani – non solo quelli arrivati in finale – impegnarsi nell’utilizzo, ma anche nel riutilizzo creativo, di verdure e ortaggi abbinati ai latticini, è stato davvero emozionante. L’asticella in questo settore cresce sempre più. E poi c’è sempre molta attenzione verso gli impasti, le lievitazioni, la scelta di tutti i prodotti che occorrono per realizzare la pizza in teglia. Altri temi importanti sono quelli della sostenibilità e attenzione verso la biodiversità e al ‘no sprechi’, della corretta e varia alimentazione, spesso non facile da attuare quando si mangia fuori casa. E invece queste pizze in teglia, ricche di verdure, vengono incontro proprio a questa necessità. Non dimentichiamo poi che la tendenza al veggie apre l’imprenditore verso nuove fette di mercato e di ampliamento del suo business”, spiegano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere curatori di 50 Top Pizza.

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