Gli olaci e lo spinacio selvatico: celebrazione della tradizione culinaria locale e l’innovazione del gelato agli olaci

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L’Accademia italiana della cucina della delegazione aquilana si è riunita per celebrare due ingredienti caratteristici della regione: gli olaci di Campo Imperatore e lo spinacio selvatico dell’Appennino centrale.

Questi prodotti sono speciali non solo per il loro sapore unico, ma anche per le loro caratteristiche agricole e ambientali.

Gli olaci di Campo Imperatore, noti per la loro qualità superiore, prosperano per la presenza di stabbio ovino, un concime naturale che arricchisce il terreno. Lo spinacio selvatico, invece, cresce prevalentemente nel cuore dell’Appennino centrale ed è stato a lungo un elemento essenziale nella cucina tradizionale delle aree rurali.

L’evento si è tenuto presso l’Arcobaleno, un complesso gastronomico diretto da Vittorio Nuvolone, che ha sorpreso gli accademici con un’innovativa creazione culinaria: il gelato agli olaci.

Questa deliziosa novità nasce in collaborazione con il maestro gelatiere Francesco Dioletta delle Gelaterie Duomo. L’idea di creare un gelato ha riscosso grande successo, offrendo un modo originale per apprezzare la bontà di questi ingredienti locali in una nuova e sorprendente forma.

Durante l’evento, Fabrizio Lazzaro, membro dell’Accademia da 25 anni, ha tenuto una relazione approfondita su questo prodotto.

Ha sottolineato come l’olacio, con la sua stagionalità e la sua crescita spontanea, rappresenti una risorsa naturale in armonia con l’ambiente. Lazzaro ha anche evidenziato il legame tra gli olaci e la transumanza, sottolineando come queste piante trovino il loro habitat ideale nei luoghi dove pascolano le pecore, grazie ai loro escrementi che arricchiscono il terreno.

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Durante il pranzo, gli ospiti hanno potuto gustare una serie di piatti creati appositamente per valorizzarli. Tra i piatti serviti vi erano una zuppa con ceci e olaci, un timballo del pastore con olaci, cavolfiore e salsiccia sgranata, un rollè di maialino farcito, olaci al limone e porcini grigliati su letto d’olaci soffocati. Per concludere, è stata offerta una deliziosa crostata di ricotta e olaci, seguita dal gelato agli olaci, che ha suscitato grande entusiasmo tra i presenti.

 

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Questa occasione ha non solo reso omaggio a due ingredienti locali di grande valore gastronomico, ma ha anche promosso la creatività culinaria e l’innovazione nell’utilizzo di prodotti tradizionali. Il gelato agli olaci è un esempio di come la cucina possa continuare a evolversi, offrendo nuove esperienze sensoriali e mantenendo viva la tradizione locale. L’evento ha dimostrato l’impegno dell’Accademia italiana della cucina nel valorizzare le eccellenze culinarie regionali e promuovere la cultura alimentare locale.

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