Governo: arriva reddito alimentare contro spreco e povertà
Parte la sperimentazione nelle città metropolitane del reddito alimentare da destinare a chi è in povertà assoluta.
Lo prevede un emendamento del Pd alla manovra approvato nella notte. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare “da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili”.
In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, verranno definiti le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore.
Per i bisognosi anche l’istituzione al ministero dell’Agricoltura del Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023 che sarà reso operativo con un decreto dei ministri dell’Agricoltura e dell’Economia.
In Italia aumenta la platea di chi non ha possibilità di accedere ai pasti. Nel 2022 sono state 110mila le tonnellate distribuite da Banco Alimentare, salvandone dallo spreco 42.500 con un risparmio di circa 92.225 tonnellate di Co2 equivalente non emesse, riferisce il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno. “Restiamo in attesa – dice commentando l’annuncio del reddito alimentare – di quelli che saranno i decreti attuativi che dovrebbero coinvolgere anche il terzo settore, al momento, il provvedimento sul Reddito Alimentare sembra ispirarsi a quanto Banco Alimentare sta facendo dal 2003 con il programma Siticibo attivo in oltre 900 Comuni in Italia.
Nell’anno in corso su 110mila tonnellate distribuite da Banco Alimentare, circa 20mila, oltre il 18%, sono il frutto di cibo recuperato da 1.800 punti vendita della Gdo e distribuito nel rispetto delle norme di igiene alimentare”. Banco Alimentare ricorda che il 26 novembre scorso con la 26esima edizione della giornata nazionale della Colletta Alimentare sono state raccolte circa 6.700 tonnellate in 11mila supermercati con solo una lieve flessione del donato pari a circa il 4% in meno rispetto al 2021, con un incremento però del valore raccolto, considerando che l’inflazione ha superato per gli alimenti il +13.5%. In questi mesi le persone che si sono rivolte alle strutture caritative sostenute dal Banco Alimentare sono aumentate di circa 85mila unità, raggiungendo un totale di 1milione 750mila assistiti.