Grottaglie: Comunità Slow food per la ceramica

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A Grottaglie (Taranto) è nato un progetto originale e creativo per tradurre nei manufatti di antica tradizione di arte ceramica i valori di Slow Food.

Si tratta della Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese, in collaborazione con diversi cuochi dell’Alleanza Slow Food (Chef’s Alliance). Naturalmente un altro valido supporto all’artigianato locale è l’acquisto di piatti e vasellame per la propria cucina o come dono per gli amici.

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Nel cuore  della cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare un’attività artigianale oggi riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino.

 

Vi segnaliamo alcuni indirizzi.

Antonio La Grotta Ceramiche Via Leone XIII, 9 Grottaglie (TA)
Marcello Fasano Via Francesco Crispi, 45, Grottaglie (TA)
Bottega Ceramica di Annamaria Quaranta Via Francesco Crispi 22 Grottaglie (Ta)

Autore

  • Romanutti

    Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

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