Oggi Q.B. ci propone una gustosa ricetta di Stefano Cavada, food influencer appassionato di cucina originario dell’Alto Adige, che predilige ricette innovative che valorizzino i prodotti tipici della sua terra d’origine.
Cavada è anche l’autore del libro “La mia cucina altoatesina”, pubblicato nel 2019 da Athesia, che contiene 45 ricette divise in sei categorie, dalla colazione ai dolci, passando per la tradizione e i lievitati. Il libro rappresenta una vera e propria guida alla cucina dell’Alto Adige, con piatti che utilizzano gli ingredienti locali in modo innovativo.
Ha poi aperto la propria cucina studio a Brescia, chiamata “ESSEN”, dove organizza corsi di cucina e degustazioni per appassionati del settore. Inoltre, ha creato le box Effetto Cavada, contenenti prodotti alimentari di alta qualità e difficilmente reperibili fuori dalla regione dell’Alto Adige.
Petto di pollo ripieno e avvolto nello speck Alto Adige IGP
INGREDIENTI
2 petti di pollo
75 g di formaggio fresco spalmabile
25 g Parmigiano reggiano
erba cipollina tritata
senape di Digione
una decina di fette di speck Alto Adige IGP
qualche rametto di rosmarino
PREPARAZIONE
Creare una tasca praticando un’incisione con l’aiuto di un coltello sul fianco di ogni petto di pollo.
In una ciotola mescolare insieme il formaggio fresco spalmabile, il parmigiano grattugiato, la senape e un po’ di erba cipollina tritata.
Dividere il ripieno fra i petti di pollo, farcendo le tasche create precedentemente.
Adagiare le fette di Speck Alto Adige IGP una a fianco all’altra per la lunghezza su un tagliere.
Adagiare il petto di pollo farcito al centro dello speck e avvolgerlo ripiegando le fette in modo che il ripieno rimanga ben sigillato all’interno.
Adagiare i petti di pollo in una pirofila, cospargere con qualche rametto di rosmarino e cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per 25-30 minuti.
Servire i petti di pollo con un po’ di insalata mista.

Autore
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Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.
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