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I giovedì di QB: i dolcetti svedesi allo zafferano per la festa di Santa Lucia

I giovedì di QB: i dolcetti svedesi allo zafferano per la festa di Santa Lucia

I Lussekatter, conosciuti come “i gatti di Lucia”, sono dolcetti tradizionali svedesi preparati in occasione della festa di Santa Lucia, celebrata il 13 dicembre.

Queste soffici focaccine con zafferano e uvetta sono simbolo di luce e speranza, particolarmente significative durante il giorno più corto dell’anno.

Il Significato dei Lussekatter

Il nome “Lucia” deriva dal latino lux (luce) e simboleggia il desiderio di illuminare le tenebre invernali. Anche l’aggiunta dello zafferano, che dona ai dolcetti il loro colore giallo brillante, contribuisce a questa simbologia: ogni Lussekatt diventa una piccola fiammella di luce.

L’aspetto dei Lussekatter richiama una forma a “S”, che rappresenterebbe la coda di un gatto, richiamando antiche leggende legate a Santa Lucia e alle sue origini siracusane.

Santa Lucia: una tradizione tra Italia e Svezia

La diffusione del culto di Santa Lucia in Svezia è un mistero che appassiona storici e appassionati di tradizioni. Tuttavia, è interessante notare come Santa Lucia sia molto amata anche in Friuli, dove è considerata la portatrice di doni per i più piccoli. Qui, la tradizione è legata all’influenza veneziana: la Serenissima, custode delle spoglie della santa, ne ha tramandato il culto in diverse regioni.

La Ricetta  dei Lussekatter

I Lussekatter si distinguono dagli altri dolci natalizi grazie all’uso dello zafferano, che conferisce loro un colore e un profumo unici. Prepararli in casa è semplice e richiede pochi ingredienti.

Ingredienti

  • Burro: 100 g
  • Latte: 3 dl (oppure metà latte e metà acqua)
  • Farina bianca: 550 g
  • Zucchero: 85 g
  • Zafferano: 3 bustine
  • Lievito: 1 bustina
  • Sale: 1/2 cucchiaino
  • Uvetta: q.b.
  • Uovo: per spennellare

Preparazione

  1. Sciogliere il lievito in un po’ di latte tiepido.
  2. In un pentolino, riscaldare a fuoco basso il burro e il latte rimanente fino a intiepidirli.
  3. Unire il composto di latte e burro al lievito, aggiungendo zucchero, zafferano e sale. Mescolare bene.
  4. Aggiungere l’uovo e incorporare gradualmente la farina setacciata, impastando fino a ottenere un composto omogeneo.
  5. Lasciare lievitare l’impasto a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
  6. Aggiungere l’uvetta (nell’impasto o come decorazione finale) e modellare i dolcetti nella tipica forma a “S”.
  7. Disporre i Lussekatter su una teglia rivestita di carta forno e farli riposare per circa 1 ora e mezza.
  8. Spennellare con un uovo sbattuto e cuocere in forno preriscaldato a 240°C per 5-7 minuti, fino a doratura.
  9. Lasciar raffreddare i dolcetti prima di servirli.

Consigli e Varianti

La quantità di zafferano può essere regolata in base ai gusti personali, e l’uvetta può essere omessa o sostituita con altri ingredienti decorativi.

Un Dolce Legame Tra Cultura e Tradizione

I Lussekatter non sono solo delizie per il palato, ma anche un ponte tra tradizioni nordiche e italiane, un omaggio alla luce e alla speranza che attraversa i secoli e le culture. Preparate questi dolcetti per immergervi nello spirito della festa di Santa Lucia e godetevi il loro sapore unico, perfetto per riscaldare le fredde giornate invernali.

Autore

  • Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

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Fabiana Romanutti

Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

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