Autori

I giovedì di QB: Il vin brulè, un viaggio nel tempo tra miti e sapori

I giovedì di QB: Il vin brulè, un viaggio nel tempo tra miti e sapori

Scopri la storia affascinante del vin brulé, dalla Roma antica alle tradizioni popolari di oggi.

Un viaggio tra miti, leggende e ricette, alla scoperta di una bevanda che riscalda il corpo e l’anima.

Il vin brulé, con il suo profumo avvolgente e il suo sapore caldo e speziato, è una bevanda che ci accompagna da secoli nelle fredde giornate invernali.

Ma quali sono le sue origini? E quali sono i significati simbolici che si celano dietro questa bevanda apparentemente semplice? In questo articolo, faremo un viaggio nel tempo alla scoperta della storia del vin brulé, dalle sue antiche radici romane fino alle tradizioni popolari di oggi.

Le origini romane: il Conditum Paradoxum

Le prime tracce del vin brulé risalgono all’antica Roma, dove veniva consumato un vino aromatizzato con miele, pepe e altre spezie, chiamato Conditum Paradoxum. Questa bevanda, descritta nel “De re coquinaria” di Marco Gavio Apicio, era considerata un toccasana per la salute e veniva servita a fine pasto.

Il vin brulé nel Medioevo e oltre

Nel Medioevo, il Conditum Paradoxum si diffuse in tutta Europa, arricchendosi di nuove spezie e aromi. In questo periodo, il vino caldo divenne una bevanda popolare anche nelle corti e nei monasteri.

Il vin brulé nelle tradizioni popolari

Ognuna delle regioni europee ha sviluppato le proprie varianti del vin brulé, ognuna con le sue spezie e le sue usanze. In Germania, il Glühwein viene bevuto durante i mercatini di Natale, mentre in Francia il vin chaud è un classico delle feste. In Italia, troviamo il bisò romagnolo e la grotta valdostana, due bevande calde che uniscono le persone e creano un’atmosfera conviviale.

Il significato simbolico del fuoco

Il fuoco, elemento centrale nella preparazione del vin brulé, ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nella cultura umana. Accendere un fuoco è un gesto ancestrale che evoca calore, convivialità e protezione. Il vin brulé, riscaldato dal fuoco, diventa così un simbolo di condivisione e di unione.

Come preparare il vin brulé

La ricetta del vin brulé è semplice e versatile. Gli ingredienti principali sono vino rosso, zucchero, cannella e chiodi di garofano. A seconda delle preferenze personali, si possono aggiungere altre spezie come anice stellato, zenzero o scorza d’arancia.

Il vin brulé è molto più di una semplice bevanda calda. È un simbolo di tradizione, di convivialità e di unione. Le sue origini risalgono all’antica Roma, ma la sua popolarità non si è mai affievolita nel corso dei secoli. Oggi, il vin brulé continua a riscaldare i nostri cuori e a farci sentire a casa.

Autore

  • Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

    Visualizza tutti gli articoli
Fabiana Romanutti

Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

Recent Posts

Le ricette di QB: Bigoli in salsa di acciughe con rosa dell’Isonzo

Le ricette di QB: Bigoli in salsa di acciughe con rosa dell'Isonzo I bigoli in…

9 ore ago

Al via i nuovi corsi per valorizzare il patrimonio enogastronomico del Sannio

Al via i nuovi corsi per valorizzare il patrimonio enogastronomico del Sannio Il Sannio Consorzio…

11 ore ago

La Primavera del Castellinaldo 2025

La Primavera del Castellinaldo 2025 L'Associazione Vinaioli del Castellinaldo è lieta di annunciare la seconda…

14 ore ago

Rottensteiner: tradizione e qualità nei vini dell’Alto Adige da 500 anni

Rottensteiner: tradizione e qualità nei vini dell'Alto Adige da 500 anni La cantina Rottensteiner, situata…

18 ore ago

Spreco alimentare, Bestack: “Appello al settore per presidiare Bruxelles”

  Spreco alimentare, Bestack: “Appello al settore per presidiare Bruxelles” Dal 2022 il Consorzio Bestack è membro della…

20 ore ago

Donne e gusto: tra cucina, cultura e spettacolo

  Donne e gusto: tra cucina, cultura e spettacolo Fabiana Romanutti è una laureata in…

1 giorno ago

This website uses cookies.