I giovedì di QB: la Giostra Vegetale di Antonio Chiodi
- Fabiana Romanutti
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“Il piatto più pop che abbiamo creato, diventato in pochissimo tempo un piccolo cult, è la turineisa, la nostra personalissima versione di un hot dog. Un comfort food pazzesco, da mangiare morso dopo morso. Il tutto, naturalmente, in versione vegetale”.
È Antonio Chiodi Latini, pioniere della cucina vegetale in Italia, a raccontarci con entusiasmo dei suoi successi, delle sperimentazioni, delle nuove frontiere del gusto legate alla terra e della sua Giostra Vegetale nel ristorante di Torino.
Per onorare anche noi in qualche modo il Veguanary (da Vegan + January, la sfida annuale che promuove ed educa al veganismo incoraggiando le persone a seguire uno stile di vita vegano per il mese di gennaio ) vi raccontiamo in dettaglio il contenuto della giostra vegetale dello chef una proposta fatta anche per la versione asporto
1. Antipasto Piemontese Un grande classico della tradizione piemontese.
2. Mini Burger Un piccolo panino integrale con Mini Burger di ceci, barbabietola e farina di cocco, condito con maionese di soia, pomodoro, insalata e cipolla di Tropea.
3. Insalata Russa Patata viola cotta a bassa temperatura e farcita con un’insalata russa fatta con maionese di soia e verdure.
4. Pasta e Ceci Pasta di Gragnano farcita con hummus di ceci
5. Bon bon di Rapa Farcito con emulsione di zenzero
6. Topinambur in bagna Topinambur in bagna di aglio gentile rosso
7. Rossa Francese Uno dei piatti principe della nostra cucina.
8. Grissini Croccanti di farina di farro con timo e rosmarino e grissini di farina multi cereali
9. Pera Ripiena Pera Martin Sec cotta nell’Arneis e farcita con crema di nocciole e cioccolato
“Ogni stagione, ogni momento, ogni periodo ha i suoi colori. La terra è la tavolozza e i vegetali sono le sfumature con cui la natura dipinge quel che ha da darci. Il nostro compito è solo quello di non rovinare il quadro” conclude lo chef
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.