I giovedì di QB: Viaggio tra le migliori gelaterie del Golfo di Trieste – 2a tappa
- Fabiana Romanutti
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Peccati di gelo. Seconda tappa. I gelati di Sistiana. Continuiamo il nostro viaggio in prima classe tra le migliori gelaterie del golfo di Trieste secondo la top list di QB.
E arriviamo a Sistiana (Trieste), Da Franz (foto copertina). Una gelateria su quattro ruote che viaggia sulla macchina del tempo. Di quelle che ormai si vedono solo in certi ‒ stupendi ‒ vecchi film, e che quando arriva si sente non per il rumore del motore ma per le grida vivaci dei bambini che vanno a fare il bagno a Caravella, nella baia di Sistiana, dove da tre generazioni è un’istituzione.
Lui si chiama Onorino, ma tutti lo chiamano Franz, come chiamavano Franz suo papà e anche suo nonno, l’unico che (è probabile) si chiamava Franz sul serio. Il gelato buono, lì verso mare non ha subito il fascino della sperimentazione. I gusti sono classici, artigianali: cioccolato, fragola, limone, nocciola, crema. Non si sbaglia.
Il Sorbetto Gelateria Artigianale. Nel centro naturale di Sistiana, se c’è da fare la fila, a volte, un perché goloso c’è. Monica Crivellari è una creativa al servizio degli amanti appassionati del gelato, pluripremiata per il suo Gelato Le Falesie, con ricotta di capra a km0, crema di cioccolato fondente e pistacchio di Bronte, così come per la Crema del Principe, blasonatissima crema di arancia e rosmarino.
I gusti ci sono tutti secondo stagione e umore, i gelati sono freschi e artigianali. I più golosi ci vanno per il poké di gelato, un’insalatona di gusti e topping che riscrive in chiave dolce il piatto hawaiano che ormai impazza anche da noi.
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.