Le vacanze natalizie sono agli sgoccioli. Da una ricerca sugli hashtag di Instagram, è emersa la predilezione degli italiani per i prodotti artigianali, made in Italy e fatti in casa.
Panettone o pandoro? Con più di 580mila foto postate sotto l’hashtag #panettone e 157mila sotto #pandoro, la preferenza degli italiani va al panettone artigianale,declinato in numerose varianti. Il panettone gastronomico, la variante salata del tradizionale dolce natalizio hapiù di 90mila foto postate sotto al rispettivo hashtag. Oltre 6mila foto con hashtag #panettonefattoincasa e #pandorofattoincasa.

Antipasti. Gli scatti con hashtag #tartine sono più di 270mila. Spopolano soprattutto le foto con hashtag #salumi: 293mila. Sono poi un chiaro segno dell’amore per il made in Italy, che quest’anno più che mai ha ricevuto il supporto e il calore dei fieri cittadini italiani, gli hashtag #salumiitaliani e #formaggiitaliani, che raccolgono rispettivamente 13mila e 10,7mila foto.

Primi piatti: l’hashtag #lasagne conta più di 760mila immagini. E non solo le tipiche lasagne alla bolognese ma anche #lasagnealpesto e #lasagnevegetariane (rispettivamente 3,4mila e 2,5mila foto).
Nel graduale spostamento verso un tipo di alimentazione più plant-based, si inseriscono le zuppe: piatti caldi perfetti da gustare durante la stagione fredda, sani, veloci e facili da preparare. L’indice di gradimento è evidente: più di 160mila scatti sotto l’hashtag #zuppa. Ce n’è per tutti i gusti: di verdura, di legumi, di cipolle, di patate. Una gustosa alternativa per la tavola natalizia, oppure un pasto facilmente digeribile per rimanere leggeri fra un cenone e l’altro. E chi non ha tempo di preparare tutti gli ingredienti necessari, può sempre fare affidamento sulle infinite varietà di zuppe pronte reperibili in commercio. Alimenti con un’alta domanda di mercato nell’epoca del “ready-made”. “Il crescente apprezzamento per le zuppe è un’ulteriore conferma del fatto che le persone sono sempre più propense a ricercare un’alimentazione più sana ed equilibrata anche durante le feste natalizie, periodo tipicamente associato ai cenoni e alle abbuffate – spiega Marco Roveda – Il pioniere del biologico – Quest’anno non farà eccezione: durante i mesi trascorsi in casa per via della pandemia, in molti hanno riscoperto i benefici del tenersi in forma, ed è grande il desiderio di continuare a mantenere uno stile di vita che possa combinare salute e benessere. Le zuppe possono colmare questa esigenza: un’alternativa sana alle tipiche portate natalizie ipercaloriche, ma senza dover rinunciare per forza al gusto e alla prelibatezza.”
Alla zuppa poi c’è chi preferisce un brodo, magari come accompagnamento ai famosi tortellini. L’hashtag #tortellini vanta 450mila foto.
Per i secondi, 390mila gli scatti con hashtag #anguilla.
Discreto successo anche per le lenticchie, gustabili sia come contorno che come piatto unico: 93mila foto sotto all’hastag lenticchie. Frutta secca a volontà! L’hashtag #fruttasecca colleziona, intorno alle 99mila foto.
Ecco, quindi, la top 10 dei dieci piatti che non devono mancare nel menù di Natale perfetto:
Lasagne, il primo piatto preferito dagli italiani: 760mila hashtag
Panettone, con una vittoria schiacciante sul pandoro: 580mila hashtag
Tortellini, specialità emiliana: 450mila hashtag
Anguilla, pietanza tradizionale napoletana apprezzata in tutta la penisola: 390mila hashtag
Salumi (e formaggi) da condividere con i commensali: 293mila hashtag
Tartine di ogni forma, sapore e dimensione: 270mila hashtag
Zuppa, l’alternativa sana e gustosa: 160mila hashtag
Pandoro, il grande sconfitto: 157mila hashtag
Frutta secca, per una pausa prima del dolce: 99mila hashtag
Lenticchie, sia come contorno sia come piatto unico: 93mila hashtag
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Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.
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