I tabernacoli baresi dell’onesto peccato: la terza tappa

I tabernacoli baresi dell'onesto peccato: la terza tappa

 

I tabernacoli baresi dell’onesto peccato: la terza tappa

Ci sono persone che hanno il dono.
Hanno il potere di far risuonare alcune note dentro all’anima, svoltarti l’umore, convincerti che la vita non è così brutta quando gira male ed è bellissima quando invece sì. 

E forse non serve neppure che siano grandissimi o tecnicamente perfetti, o geniali. Semplicemente hanno il dono supremo di saper toccare le corde giuste delle emozioni come il chitarrista sa esattamente dove sfiorare le corde della chitarra”*

Bari, via Amendola traversa 126…..n.°30!

Mi piace il modo insolito, alquanto aged, trovare un locale per caso,  indicato come deviazione di una grossa arteria di accesso alla città metropolitana.

Targa a compasso poggiata all’angolo della strada, scritta ben evidente, ed indicazione: DAME’. 

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Lo anima  Daniela Decosmo, figlia d’arte si,  ma con una storia consolidata di cui ebbi modo di parlare in quella  storia della ristorazione barese (https://www.ditestaedigola.com/i-tabernacoli-baresi-dellonesto-peccato-prima-tappa/),ispirata al libro di Lugi Sada, vero grande gastronomo cittadino, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, che per primo raccolse storie di uomini e trattorie, profumi  e circostanze dalla forte carica evocativa sui luoghi del convivio cittadino in quell’opera, scrigno della baresità più autentica, che si intitola appunto I Tabernacoli baresi dell’onesto peccato.

Oggi mi è gradito  scriverne per la terza tappa di quel viaggio che ha intercetta il volto  della cultura dell’accoglienza cittadina e che,  ancora oggi  per molti, si identifica con il concetto di Osteria, luogo degli affetti in cui nascevano amicizie, amori, culture e favole di quartiere nella dimensione più umana che si possa desiderare per un luogo sacro come il desco.

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Il locale è ben lontano dalle rotte frenetiche del turismo insopportabile fatto di assalti a tipicità inventate, di crocicchi adibiti a luoghi di sbafo a buon mercato e  di movida nostrana.

Basta entrarvi al DAME’ e si capisci che Daniela ha quel “dono” , raro, che ha ispirato la sua impresa.

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Qui vi si trova sintesi perfetta tra raffinatezza, creatività e autenticità dei sapori pugliesi.

Il menu unisce abilmente  tradizione e  modernità, con proposte che spaziano dai grandi classici pugliesi rivisitati a piatti originali, frutto di abbinamenti creativi senza ricorso ad effetti speciali o a facilonerie crudomarinaristiche.

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Ricca la  cantina a supporto di un menu rigorosamente stagionale.

Prezzo della sosta 40,00/60,00 euro.

DAME’ di Daniela Decosmo

 Traversa 126 di Via Amendola 30, Bari, Italy

telefono 340 8219730    damecucina.it

Info e prenotazioni Telefono: 340 821 9730

CHIUSURA: martedi e domenica a cena

PARCHEGGIO: esterno oppure presso  adiacente Autosilo di via Amnedola n.°114.

 

*Cit. Lucia Calia – “Senza Oggetto”

 

 

 

 

Autore

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    Nato in Calabria nel marzo del 58 da genitori pugliesi, esercita la professione di Medico Veterinario Igienista (Qualità e Sicurezza Alimentare) presso la ASL BARI come Dirigente Medico Veterinario Area Ispezione e Controllo degli Alimenti di Origine Animale. Laureatosi in Medicina Veterinaria nel 1985,  consegue la seconda Laurea in Scienze della Maricoltura ed Igiene dei Prodotti Ittici presso l'UNIBA nel 2007. Esercita per quanto previsto per i medici e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, la libera professione intra moenia ad Altamura a favore di animali d’affezione.  Si occupa da sempre di produzione agro alimentare, è stato curatore/relatore per corsi sui formaggi, sulle carni e  salumi, oltre  referente regionale in Puglia, dal 2007 al 2014, del progetto educativo e di formazione per i docenti del MIUR "Orto in Condotta". Fonda nel 2007 l’Associazione “Il Sogno di Arlecchino_Ricerca e tutela della Biodiversità” che candida alla gestione del progetto pilota “CENTRO STUDI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ E DEL TURISMO SOSTENIBILE” ed all’utilizzo di terapie “altre” nel contesto del disagio mentale. Sommelier con diploma AIS , ha collaborato al progetto editoriale dell’A.I.S. Puglia “Messaggi in Bottiglia” e di Slow Food Editore "Extravergine". E’ Iscritto dal 2011, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Olii di Oliva Vergine ed Extravergine ed è   membro effettivo del Gruppo Panel di assaggio olio DOP Terre di Bari, presso la Camera di Commercio di Bari.  Impegna la propria competenza istituzionale, per declinare al meglio le tematiche inerenti la produzione agro zootecnica e la valorizzazione dei prodotti di qualità sanitaria, etica e nutrizionale anche in attività extra professionali, attraverso l'organizzazione in ambito Universitario di eventi a carattere scientifico e di aggiornamento professionale; nel 2015 consegue il Master Universitario in Cultura dell'Alimentazione e delle Tradizioni eno gastronomiche, presso l'Università degli Studi UNIROMA 2 di Tor Vergata.Ha governato la Condotta Slow Food delle Murge dal 2010 al 2018

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