Il biscotto di Castellammare: storia di una ricetta misteriosa

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Se hai avuto il piacere e la fortuna di trascorrere una giornata a Castellammare di Stabia, non puoi non aver consumato o portato con te al rientro a casa, i classici biscotti.

 

Il caratteristico biscotto di Castellammare, ha una forma allungata che ricorda un sigaro o un grissino ed è acquistabile presso tutti i forni o presso le bancarelle presenti in città.

La sua invenzione risale alla metà dell’Ottocento quando il biscottificio Riccardi, utilizzando solo zucchero, farina, acqua, lievito, vanillina e burro, diede vita a questi biscotti.

La ricetta originale resta avvolta dal mistero e si racconta che la figlia di Francesco Riccardi, Donna Concetta, non volle rivelare a nessuno il segreto di questa prelibatezza, nemmeno dietro compenso, tanto da accaparrarsi le ire di qualcuno che la volle morta in tragiche circostanze.

L’erede della fortunata ricetta stabiese fortunatamente, prima di mancare, spiegò gli ingredienti e il procedimento necessario a suo nipote Mariano. Quest’ultimo ha divulgato la ricetta e l’ha fatta giungere fino ai giorni nostri.

Sebbene gli ingredienti utilizzati possano aver subito qualche variazione, la loro lavorazione resta artigianale, la lievitazione naturale e il prodotto finale genuino.

(photocredit Regione Campania)

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