Il Campionato di pizza che davvero mancava: al via il Trofeo Nazionale di Pizza Etica
- Giustino Catalano
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Il Campionato di pizza che davvero mancava: al via il Trofeo Nazionale di Pizza Etica
Pizza Etica. Non ne aveva mai parlato nessuno.
Tutti a gareggiare tra loro a cornicioni, alveolature e farciture ma nessuno a guardare all’essenza del prodotto.
La farina, i prodotti, la stagionalità, il modo di produrre, il giusto ritorno economico a chi produce, l’accessibilità a tutti ad un prodotto che sia il più possibile pulito e sano assolutamente ignorati.
E da questo punto che è partito ogni ragionamento di vita prima e di missione poi di Raffaele Piano.
Patron di azienda agricola, produttore di olio prima e successivamente di farine e pasta anche, animato proprio da questa spinta propulsiva verso l’Etica del cibo.
Ho chiesto proprio in merito a tale aspetto a Raffaele “le ragioni” di questo Trofeo.
“In un’epoca in cui la rapidità del vivere quotidiano spesso ci spinge verso scelte alimentari rapide e non sempre consapevoli, ho sentito la necessità di fare un passo indietro e riflettere su ciò che realmente conta: l’autenticità, la salute e l’etica di ciò che mangiamo. La pizza, un simbolo universale di convivialità e gioia, è diventata il cuore di questo mio viaggio verso la promozione di un’alimentazione che sia non solo buona al palato, ma anche rispettosa dell’ambiente e della nostra salute.
L’idea del 1° Trofeo Nazionale di Pizza Etica nasce da una profonda riflessione su come poter coniugare la tradizione culinaria italiana, di cui la pizza è indiscussa protagonista, con i principi di sostenibilità e rispetto per la terra che ci nutre. La scelta di dedicare questo trofeo ai professionisti dell’arte bianca che abbracciano questi valori è un invito a riflettere su come ogni ingrediente, dalla farina al pomodoro, possa raccontare una storia di rispetto, cura e passione.”
Considerazioni del genere non potevano non trovare una spalla forte in Slow Food Puglia che sarà presente oltre che con un proprio patrocinio anche con la presenza del suo Presidente Marcello Longo, uomo che alla guida di molti altri ha contribuito ad una grande spinta propulsiva delle produzioni locali.
Sarà a capo della Giuria e con lui un giovanottone a me noto ed amico che presiederà la Giuria come rappresentante dei pizzaioli.
Al di là dell’aspetto estetico della pizza la centralità stavolta ricadrà su altri aspetti.
Chi gareggerà dovrà optare su reali contenuti dei prodotti, su motivazioni che vadano oltre il piacere del sapore ma contengano anche il piacere dello spirito, della scelta.
L’evento si svolgerà nella splendida cornice della Tenuta Chianchito, un luogo pieno di storia, completamente immerso nelle verdi pendici del Parco Nazionale del Gargano, a pochi minuti dal luogo culto di San Pio da Pietrelcina.
Un agriturismo a conduzione familiare, in cui i F.lli Di Maggio, Massimo ai fornelli e Giuseppe in pizzeria, brillantemente proseguono il lavoro iniziato dal papà Michele.
Nel corso degli anni, la Tenuta è diventata un punto di riferimento della buona cucina, del relax e dell’ospitalità.
Il ristorante propone una cucina bio realizzata con ortaggi e frutta del proprio orto e pizza cotta al forno a legna, realizzata con farina bio e lievito madre vivo.
LE CATEGORIE IN GARA
Tre le categorie a cui poter partecipare:
- Pizza Classica a km0,
- Pizza Contemporanea a km0,
- Focaccia Pugliese a km0
con l’obbligo di utilizzare ingredienti prodotti in modo etico, a filiera corta controllata e certificata.
Saranno premiati i primi tre classificati di ogni categoria.
I premi saranno messi a disposizione dall’organizzatore e/o dagli sponsor dell’evento.
Molte le presenze autorevoli del territorio e non, dagli chef stellati e BiB Gourmand a pizzaioli e lievitisti di fama nazionale.
Mi giunge notizia e non nascondo una grande gioia nell’averlo appreso che l’adesione da parte dei pizzaioli è stata davvero notevole nonostante la reale difficoltà sulla quale dovranno misurarsi. Questo è già un grande segnale.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.