Il Giro d’Italia diventa Dop

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Anche quest’anno il Giro d’Italia somiglia molto a un tour enogastronomico della nostra Penisola. Non a caso anche il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha finanziato l’iniziativa Al Giro d’Italia con le eccellenze Dop e Igp. Ad ogni tappa italiana della gara – iniziata il 6 maggio in Ungheria con arrivo il 29 maggio a Verona – sarà presente uno spazio espositivo del Mipaaf con materiale informativo e divulgativo sui prodotti a denominazione e con il coinvolgimento dei Consorzi di tutela.

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Giro d’Italia parte dalla Sicilia

Intanto, la carovana su due ruote il 10 maggio è sbarcata in Sicilia: da Avola a Nicolosi, attraverso l’Etna, per poi attraversare la provincia messinese, fino allo Stretto e risalire lo Stivale. Un percorso che le ha permesso di toccare alcune delle zone vinicole più significative dell’Isola, nelle terre vulcaniche che, attraverso impervie salite portano al Vulcano (anzi alla Montagna, come è chiamata l’Etna da queste parti). E siamo solo all’inizio. Il 17 maggio il traguardo è fissato a Jesi, capitale del Verdicchio dei Castelli omonimi e il giorno successivo la corsa rosa attraverserà le terre del Sangiovese di Romagna e del Lambrusco, con la tanto attesa “Parmigiano Reggiano Food Stage”. Il 24 maggio, invece, sarà l’ora della “Sforzato Wine Stage”: un’arrampicata da togliere il fiato sui terrazzamenti di alta montagna della Valtellina, proseguendo poi (il 26 maggio) verso Treviso attraverso parte delle colline di Valdobbiadene. Dal Prosecco ci si sposta verso il Collio, passando il 27 maggio da Cividale del Friuli. Gran finale il 29 maggio con la crono Verona-Verona. Nell’anno della ripartenza di Vinitaly non poteva esserci brindisi celebrativo migliore

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