Il libro della settimana: “A colazione con Sherlock Holmes”

Il libro della settimana: "A colazione con Sherlock Holmes"

SIl libro della settimana: “A colazione con Sherlock Holmes”

Giallo e cibo sono un binomio inscindibile e anche Sherlock Holmes non fa eccezione.

Infatti, a differenza di quanto ci si possa aspettare, anche il famosissimo personaggio creato da Arthur Conan Doyle è un amante della buona tavola, basti pensare che nelle storie in cui Holmes è protagonista il solo pasto della colazione è citato ben settantatré volte.

Tra realtà e finzione narrativa scopriremo i gusti raffinati del più famoso investigatore della letteratura, grazie anche alla riproposizione di alcune ricette della tradizione britannica come il melone con vino bianco, le uova Wensleydale e il pudding di cappone del Kent.

Inoltre, il lettore troverà un interessante parallelismo tra la campagna inglese e quella toscana, grazie a Lucertolo, il commissario creato dalla penna del giornalista e gastronomo Giulio Piccini, che si muove nei bassifondi fiorentini nello stesso periodo in cui agisce Sherlock Holmes.

Chissà perché per lungo tempo sono stato convinto (come milioni di lettori) che Sherlock Holmes fosse un personaggio che aveva pochi legami con il cibo?

Siamo abituati a vederlo impugnare quasi sempre una lente di ingrandimento piuttosto che una forchetta.

Sarà che lo immaginiamo sempre con la pipa in bocca intento a fumare tabacco per stimolare le sue infallibili cellule grigie.

Sarà che ogni volta che gli vediamo versare un bicchiere di vino sappiamo che lo mescolerà con qualche reagente per cercare veleni nel liquido o per individuare tracce di impronte sul calice.

Ogni volta che è intento a offrire il tè ai suoi clienti non offre mai loro pasticcini né fette di torta, ma si preoccupa di interrogarli per bene.

Mai e poi mai ci immagineremmo Holmes intento a sgranocchiare un pollastro croccante o mentre si lecca le dita sporche di marmellata.

Eppure, se uno legge attentamente i romanzi di Conan Doyle non si può dire che l’autore inglese abbia trascurato di descriverci le abitudini alimentari del suo amato-odiato eroe, come scoprirete in questo delizioso ricettario e pamphlet letterario stilato da Paola Alberti.

Una serie di gustose proposte culinarie che non sfigurerebbero, né in una delle cene con delitto che Paola è solita organizzare con successo assieme alla sua Compagnia del Delitto, né in un raffinato galà dal sapore vittoriano che potreste realizzare a casa vostra.

Per realizzare questo libro le ricette sono state tutte verificate e testate e quindi non dovreste avere problemi a portare in tavola certe pietanze (dalla prefazione di LUCA CROVI)

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