Il libro della settimana. “L’arte e la scienza del foodpairing. 10.000 combinazioni per reinventare il modo di abbinare i sapori in cucina”
- Giustino Catalano
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Il Foodpairing è un metodo di abbinamento dei cibi che si basa sulla loro composizione aromatica.
Il metodo innovativo del foodpairing è stato introdotto dallo chef Heston Blumenthal e dal chimico alimentare François Benzi negli anni ’90, e si basa sull’idea che gli ingredienti con composti aromatici simili siano un abbinamento culinario felice, indipendentemente dal loro gusto o consistenza.
La tecnica del foodpairing utilizza l’analisi della composizione molecolare degli ingredienti per accostare alimenti anche molto diversi tra loro che hanno un profilo aromatico comune.
Questo metodo aggiunge un’ulteriore possibilità di abbinamento ai criteri classici come l’abbinamento per concordanza o per contrasto.
La tecnica del foodpairing può essere sfruttata per creare nuovi abbinamenti con tutti i tipi di ingredienti. Ad esempio, il vitello cotto al forno si abbina bene al peperone arrostito, alla ciliegia, al kiwi, alle vongole cotte, al melograno e ai cetriolini sott’aceto, così come al tè sencha, al tè Darjeeling e al Bombay Sapphire Gin.
Il libro “L’arte e la scienza del foodpairing. 10.000 combinazioni per reinventare il modo di abbinare i sapori in cucina” è un’opera meravigliosa che offre ai lettori un nuovo modo di pensare e sperimentare la cucina.
L’autore, Peter Coucquyt, assieme ai coautori Bernard Lahousse e Johan Langenbick utilizzano la loro vasta esperienza come chef ed esperti di foodpairing per fornire una guida dettagliata e accessibile per combinare i sapori in modo innovativo e sorprendente.
Il libro inizia con una spiegazione del foodpairing. Gli autori passano poi a descrivere le basi scientifiche del metodo, spiegando i principi di base dell’aroma e della degustazione.
All’interno il volume è arricchito da una serie di tavole di abbinamento, che elencano le diverse combinazioni di sapori che si adattano bene insieme.
Ogni tavola è ben organizzata in modo intuitivo, con i sapori principali e quelli complementari elencati insieme, facilitando la scelta degli ingredienti per creare una combinazione gustosa.
Una delle parti più interessanti del libro è la sezione dedicata alle ricette, dove gli autori utilizzano le tecniche di foodpairing per creare piatti originali e assolutamente inattesi.
Le ricette sono divise per categorie, ossia antipasti, primi piatti, secondi piatti e dessert, con molte opzioni vegetariane e vegane.
“L’arte e la scienza del foodpairing” è un libro eccellente che offre ai lettori un nuovo modo di approcciarsi alla cucina. Con una scrittura accessibile e un approccio pratico, gli autori guidano i lettori attraverso le basi del metodo, fornendo idee per sperimentare in cucina e creare piatti gustosi e sorprendenti.
Consiglio vivamente questo libro a tutti gli appassionati di cucina e a coloro che vogliono imparare a sperimentare con sapori e ingredienti nuovi.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.