Il tartufo bianco, eccellenza piemontese
Il tartufo bianco, eccellenza piemontese
Ad Asti è tempo di celebrare in tutta la sua straordinarietà Sua Maestà il Tartufo Bianco, il Tuber magnatum Pico – vero e proprio simbolo della terra monferrina, conosciuto e amato in tutto il mondo – e l’antichissima tradizione dei trifulau (cercatori di tartufo), riconosciuta dall’Unesco come «patrimonio immateriale».
Tra tutte le specie esistenti, il Tartufo Bianco del Piemonte è certamente la varietà più apprezzata.
Conosciuto anche con il nome di Trifulé, questo esemplare dalla forma irregolare si presenta liscio e vellutato al tocco.
Il suo profumo è inconfondibile: intenso, le note dolci del miele si equilibrano al pungente odore dell’aglio e all’acre profumo di bosco.
Per il terzo anno consecutivo la centralissima Piazza San Secondo ospita “I Gioielli del Territorio”, una manifestazione organizzata dal Comune di Asti in collaborazione con A.T.A.M (Associazione Trifulau Astigiani e Monferrini) e le Associazioni di categoria: ASCOM-Confcommercio Asti, CNA Asti, Coldiretti Asti – Campagna Amica, e Confartigianato Asti.
Le vie del centro storico saranno protagoniste di un lungo periodo di eventi ed appuntamenti per celebrare tutto il meglio dell’enogastronomia del territorio fino a Natale, complice anche l’allestimento degli arredi e delle luminarie natalizie e la presenza delle casette de “Il Magico Paese di Natale”.
Tutti i weekend, fino al 22 dicembre, il “Palatartufo” ospita 8 stand dedicati al tartufo mentre le associazioni di categoria proporranno le eccellenze enogastronomiche locali presentate dai produttori, veri ambasciatori del territorio.
Dalle 17 alle 20 l’appuntamento per l’aperitivo è con il panino Monfrà, 100% piemontese, in versione mignon, in abbinamento al vermouth.
Il tour, gratuito fino a 14 anni e pet friendly, parte da Piazza Alfieri e prosegue verso Piazza San Secondo fino a Piazza Catena, all’incontro con il “trifulao”.
Il tour si conclude in Piazza San Martino, dove ci si soffermerà sul barocco astigiano, e Piazza Statuto e si ripercorreranno le orme di Camillo Benso di Cavour, il grande statista che contribuì a valorizzare il vino e il tartufo come eccellenze del nostro territorio.
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