L’estro e le passioni di ciascuno di noi ci spingono sempre a cimentarci con qualcosa di nuovo, è il caso di Filippo Antonelli, produttore e proprietario dell’Azienda umbra Antonelli San Marco di Montefalco, che da qualche anno, si è cimentato in una bevanda che pian piano si sta rifacendo strada nella cultura del nostro paese. Parliamo del Vermouth italiano, il Vino aromatizzato nato a Torino e diffuso in tutto il Paese, ha vissuto un lungo periodo di fama per poi finire nel dimenticatoio, anche se oggi sta conoscendo una nuova popolarità.
Vino per almeno il 75% della sua composizione, viene aromatizzato con un’infusione alcolica a base di erbe (la cui principale è l’assenzio nella variante Pontica e Romana). Proprio le erbe rappresentano l’aspetto originale di questo ‘vino non vino”, la componente “segreta” del Vermouth; è qui che Filippo e Vittorio Zoppi, dell’azienda Antica Torino, cercano di dare un imprinting personale nella loro miscela.
Un’originale sintesi di tradizione e innovazione, nata dopo approfondite ricerche e studi della storia liquoristica della regione piemontese.
Le essenze selezionate per il vermouth sono tredici e conferiscono il giusto equilibrio a un gusto che offre una sfaccettatura di sfumature.
Interessante scoprire le tredici erbe prescelte, dalla Genziana all’Assenzio, botaniche delle montagne piemontesi, esotiche come vaniglia e cumino, balsamiche e mediterranee come Aloe, Rosmarino, Vaniglia, Alloro, per poi andare nelle note di Rabarbaro, passando per note piccanti e agrumate di Zenzero e Pompelmo, a cui si aggiungono Cumino, Timo, Origano, Genepy.
Dopo una lunga macerazione in alcol che dura 30 giorni di queste tredici erbe, di cui quattro dell’orto di Filippo Antonelli (rosmarino fresco, alloro fresco, origano e timo rosso), viene aggiunto lo zucchero di canna, il 5% di mosto di moscato e vino bianco.
Il risultato è un prodotto che coinvolge i sensi, regalando all’olfatto la piacevolezza delle spezie dolci, unite alla freschezza aromatica delle erbe mediterranee, arricchite dall’intrigante tinta agrumata. Al palato la freschezza delle erbe di montagna si fondono con l’esoticità della speziatura, donando ampiezza al palato e una piacevole e appena accennata piccantezza di zenzero in sottofondo; la chiusure e personalità delle note amare viene magistralmente stemperata da una leggiadra freschezza, rendendo la bevuta completa e coinvolgente. Questo vino aromatizzato è senza dubbio un prodotto unico, da valorizzare, contraddistinto da una innegabile eleganzae fascino.
Autore
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Fosca Tortorelli, napoletana classe 1978, curiosa per natura, ama viaggiare, degustare, assaporare, conoscere e scoprire le realtà più disparate del territorio italiano e internazionale. Raccontare, condividere, scrivere e comunicare sono il suo pane quotidiano. Da sempre appassionata di enogastronomia, ha perfezionato il suo profilo formandosi sugli aspetti di marketing, analisi sensoriale, consulenza e comunicazione del vino e dell’olio. Fa parte del Benecon – Cattedra Unesco, in qualità di Wine and Food Heritage experiences, è Dottore di ricerca in Architettura, Giornalista Pubblicista, Master Sommelier ALMA-AIS e socia dell’Associazione Nazionale delle Donne del Vino della Campania.
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