Il viaggio gastronomico di Enrico Puca alla ricerca dei profumi perduti
- MARCELLA PACE
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Nel viaggio culinario di Enrico Puca la memoria di sua madre diventa il filo conduttore.
Originario di Tollo, Chieti, Enrico ha intrapreso la sua passione per la cucina come modo per ritrovare i profumi e i sapori che tanto amava sua madre, scomparsa 11 anni fa. Il suo percorso lo ha portato alla cucina stellata del ristorante Sintesi ad Ariccia (Roma), dove è oggi capo partita ai primi.
Enrico Puca, classe 1985, ha iniziato la sua carriera come cameriere e barman per pagarsi gli studi universitari in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. La sua passione per la ristorazione lo ha spinto poi a intraprendere un corso di cucina a Roma nel 2018, che ha segnato l’inizio del suo viaggio culinario.
Dopo aver lavorato in vari ristoranti della zona, ha trovato una casa professionale presso il rinomato ristorante Villa Maiella. Qui ha avuto l’opportunità di onorare la memoria di sua madre realizzando il suo sogno di cucinare in un ambiente che lei amava tanto. Il suo obiettivo è sempre stato quello di recuperare i ricordi attraverso i profumi e i sapori della sua infanzia e condividerli con gli altri.
Oltre alla sua esperienza presso Villa Maiella, Enrico Puca ha lavorato in diversi altri ristoranti, incluso Madre a Pescara e l’hotel Di Rocco a Loreto Aprutino. Il suo percorso lo ha infine condotto a Sintesi ad Ariccia, dove ha trovato ispirazione nella cucina fine dining che lo caratterizza. Qui, utilizza le tecniche e gli ingredienti locali per creare piatti che vanno oltre i confini della tradizione, combinando sapori del territorio con influenze internazionali.
Il suo sogno per il futuro è quello di aprire un ristorante suo, che rifletta le esperienze che ha accumulato nel corso degli anni. Immagina un locale che esalti il territorio con una cucina contemporanea, abbinata a vini naturali e fermentati.
La prima parola l’ho pronunciata a sei mesi. Da allora “comunicare” per me è stata la missione della vita, tanto da convincermi fin da adolescente che “da grande” sarei diventata una giornalista professionista. Così è stato. Avevo 17 anni quando, nell’ottobre 2001, ho pubblicato il mio primo articolo sul Tempo d’Abruzzo. Dal 2009 lavoro nel campo della comunicazione come responsabile di uffici stampa e giornalista in testate televisive, web e riviste, occupandomi di politica, economia ed enogastronomia. Da buona forchetta mi piace mangiare bene e adoro il mondo del vino. Il che mi ha portato, nel marzo 2018, a diventare sommelier e poco dopo a sposare il progetto di Virtù Quotidiane, testata dedicata all’enogastronomia abruzzese e non solo. Del giornalismo adoro avere il privilegio di raccontare storie, ambizioni, passioni e sogni di chi ha idee, creatività e ama quello che fa.