La colomba vegana di Giuseppe Monda e di Di Somma
A Marigliano, nel cuore dell’hinterland napoletano, la tradizione incontra l’innovazione grazie all’arte dolciaria di Giuseppe Monda, che per questa Pasqua ha firmato la sua prima colomba vegana.
Un traguardo pionieristico nella zona e un gesto di attenzione verso le esigenze alimentari di tanti.
L’idea nasce da una richiesta rimasta in sospeso: Giuseppe Di Somma, oste e anima dell’Osteria Ducale, che propone cucina rigorosamente vegana, aveva chiesto a Monda di creare un panettone vegano già lo scorso Natale.
Il progetto, per ragioni tecniche e di tempo, non andò in porto, ma Giuseppe non ha dimenticato quella sfida. Così, ha deciso di partire da un’altra festività per dare forma a un prodotto che potesse essere inclusivo, etico e gustoso: la colomba vegana.
Il percorso è stato meticoloso.
Prima di arrivare alla colomba, ha voluto mettere alla prova la sua ricetta con un lievitato da colazione: una brioche vegana, testata da un gruppo di amici vegani che hanno approvato con entusiasmo.
Quella risposta positiva è stata lo slancio definitivo.
Il risultato?
Una colomba dal profumo avvolgente e dall’anima leggera, frutto di un sapiente equilibrio tra innovazione e gusto.
Gli ingredienti parlano chiaro: burro di riso al posto del grasso animale, curcuma per restituire il colore dorato tipico dell’uovo, vaniglia e aroma d’arancia per profumare l’impasto e un tocco di albicocca pellecchiella, eccellenza del territorio. Il tutto realizzato con lievito madre e doppio impasto, come da tradizione.
Ma questa colomba non è solo per i vegani.
È pensata anche per chi convive con intolleranze o allergie, come quella al lattosio o alle uova.
“Oggi – racconta Giuseppe – si muore ancora per allergie. È importante fare attenzione e dare alternative che siano buone e sicure”.
Ed è così che in molti, clienti affezionati e nuovi curiosi, hanno scelto di acquistare sia la colomba classica che quella vegana, per includere tutti e, perché no, scoprire nuovi sapori.
“L’ho assaggiata”, confessa con un sorriso, “è buona… anche se io, lo ammetto, resto legato alla tradizione”.
Dietro ogni grande progetto, c’è spesso una grande storia.
Quella di Giuseppe è condivisa con Nancy Sannino, la sua compagna nella vita e nel lavoro.
Si sono conosciuti due anni fa, durante una collaborazione a quattro mani: una panificata e una dolce – e da allora non si sono più lasciati.
La loro è una relazione fatta di rispetto, stima reciproca e un confronto critico e costruttivo, che li spinge ogni giorno a migliorarsi.
Un giorno, sognano di unire ufficialmente le loro competenze: il pane di Nancy nella pasticceria di Giuseppe, per un incontro perfetto tra due mondi solo apparentemente distanti.
Nel frattempo, Giuseppe guarda al futuro: il panettone vegano è già nei pensieri per il prossimo Natale.
E se questa colomba è solo l’inizio, c’è da aspettarsi che anche i dolci del futuro, a Marigliano, parlino sempre più il linguaggio dell’inclusione e dell’amore.
Autore
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Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.
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