La domanda di olio mondiale si chiude nel 2021 a quota 6,3 mld
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Durante il biennio pandemico la domanda mondiale di olio d’oliva vergine ed extravergine ha chiuso il 2021 a quota 6.3 miliardi di euro , +5.3% rispetto al 2018.
Lo segnala un’analisi di TuttoFood, manifestazione agroalimentare in programma a Fiera Milano nei giorni 8-11 maggio 2023. Dal report di TuttoFood, su dati ExportPlanning, emerge che la domanda di olio d’oliva vergine ed extravergine risulta molto diversificata e oltre agli storici mercati come gli Stati Uniti, l’Italia e la Spagna altri Paesi hanno via via mostrato un progressivo incremento della richiesta Nella zona del Vecchio Continente e nell’area centro-orientale la Turchia è il paese che più di tutti ha aumentato la sua domanda, passando dai 7 milioni di euro del 2018 ai 70 milioni del 2021.
Seguono il Portogallo (+44.5 milioni di euro), la Germania (+44.1 milioni di euro) e la Francia (+16.5 milioni di euro). Nell’area Asia-Pacifico è la Corea del Sud a segnare l’incremento più significativo (+16 milioni di euro) con Giappone e Cina che rimangano i principali paesi di destinazione del prodotto, registrando oltre 100 milioni di euro di import nel 2021.
Guardando oltreoceano, i maggiori importatori risultano gli Stati Uniti: nel 2021 gli Usa hanno superato i 900 milioni di euro, conservando il secondo posto nella classifica dei principali importatori su scala mondiale. Stesso discorso per il mercato brasiliano che conta oltre 300 milioni di euro di import nel 2021. Altri paesi di dimensioni minori, ma con significativi spazi di crescita dei consumi, sono Messico (+6.5 milioni di euro), Colombia (+4.5 milioni di euro) e Canada (+2.2 milioni di euro), seguiti a distanza da altre realtà del Centro America.