La maggioranza degli italiani beve acqua dal rubinetto

Batteri fecali nell’acqua minerale

Il 78% circa degli italiani ha bevuto acqua del rubinetto nel 2019, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. La metà di queste persone dichiara di farlo sempre o quasi sempre, per la comodità (25%), per l’ambiente” (24,8%) o perché in questo modo si evita di trasportare e smaltire bottiglie di plastica.

La ricerca realizzata da Open Mind Research su un campione di 2.000 individui (maggiorenni e rappresentativi della popolazione italiana), si è occupata di verificare le dimensioni e il profilo socio-demografico di quanti negli ultimi 12 mesi hanno bevuto acqua del rubinetto trattata e non, a casa propria o fuori casa, e la frequenza di consumo.

Nel 28% dei casi si registra la presenza di almeno un sistema di filtrazione domestica per migliorare le caratteristiche organolettiche. Tra i vari metodi spiccano le caraffe filtranti e altri metodi per l’eliminazione del cloro come l’osmosi inversa (2,8%). Tra le persone che hanno acquistato un apparecchio di filtraggio dell’acqua, un terzo ha un abbonamento per la manutenzione periodica. Un altro dato interessante riguarda la propensione degli italiani a bere acqua trattata del rubinetto fuori casa: il 27% degli intervistati la beve negli esercizi commerciali (+3,6% rispetto al 2018) e il 51% la berrebbe se gliela offrissero. In generale tra chi ha già un’abitudine al consumo dell’acqua potabile in casa, si riscontra una maggiore consuetudine verso il consumo di acqua trattata in bar e ristoranti.

Per quanto riguarda le “casette dell’acqua” si  è scoperto che la metà dei comuni ne ha collocata almeno una sul territorio. Il 64% opta per l’acquisto di acqua in bottiglia in bar negozi e distributori automatici, mentre il 41% circa porta l’acqua da casa, soprattutto tra chi beve abitualmente quella del rubinetto.

Sulla preoccupazione degli italiani nei confronti della presenza di sostanze contaminanti presenti nell’acqua di rete, il 27% si è dichiarato estremamente preoccupato e il 63% abbastanza preoccupato.

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