La pizza del sabato: la marinara a modo mio di ZioMì
- Giustino Catalano
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L’ occasione è stata una goliardica serata mangereccia trascorsa in compagnia dell’avvocato gourmet, Sergio Sbarra, per avere il piacere di conoscere Mimmo Molaro ed il suo ZioMì, il popub inaugurato a Somma Vesuviana nel maggio del 2020.
<< Giustino, ci facciamo una degustazione di baccalà nella sua patria fuori Norvegia?>>, questo il tono della telefonata di Sbarra, di fronte al quale non avrei potuto mai sottrarmi all’invito.
Ad ogni buon conto, ricordandomi che il sabato è su questo pagine da tempo immemore dedicato alla pizza, oggi non vi racconterò di quanto abbia apprezzato le leccornie preparate con il pesce dalle carni bianche – lo farò a brevissimo, nei prossimi giorni – ma vi segnalerò quello che non potete assolutamente perdervi in questo inizio autunno: la pizza nel ruoto.
Ebbene sì qui da ZioMì, da qualche mese, si prepara anche questo e l’ho assaggiata come ‘ntrattien nell’attesa dell’arrivo delle singole portate.
Un bel gusto, che riporta in auge un sapore antico.
Una piccola meraviglia che arriva dritta dalla cucina di un tempo.
Diverse sono le pizze nel ruoto presenti a menù, io ho provato la marinara a modo mio con pomodoro del piennolo, olive cotte al forno, alici marinate e origano.
Morbida, ma croccante ai bordi, la pizza di Mimmo è un’ottima alternativa alla pizza tradizionale, che si piazza di diritto tra le migliori pizze nel ruoto della Campania.
Provare per credere.
Ziomì
via San Sossio 2/a bis
Somma Vesuviana (Na)
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Chiuso il lunedì
Tel. 08119187562
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.