La pizza della vigilia di Natale a Napoli

Masardona

10 indirizzi dove mangiarla.

Il pranzo “magro” a Napoli ha una tradizione tutta sua, che parla di pizza. Pizza fritta, solitamente, con una concezione del lusso e del sapore di anticipazione del cenone che negli anni si è ampliata, andando ad abbracciare tutte le tonde che si preparano all’interno dei confini della tangenziale.

Battilocchio fritto quindi, montanare grandi e piccole, calzoni, ma anche margherite, marinare, cosacche e chi più ne ha più ne metta in un tripudio a tavola che fa felici chi per la sera poi dovrà cucinare per imbandire la tavola casalinga,  lascia innamorare i più piccini, che intravedono già alle porte le golosità delle feste natalizie e riscalda, con la consuetudine della tradizione, tutte le generazioni.

1. Carmnella 

A pochi passi dalla stazione, ha trovato casa questa pizzeria che è da decenni oramai patrimonio della città di Napoli e della pizza classica, Stg, ma ben digeribile e contemporanea. Si devono a Vincenzo Esposito alcune ricette divenute recentemente ancor più famose, come la Elena Ferrante, con ragù napoletano, fior di latte e fiocchetti di ricotta, che è in compagnia di altre quattro ricette dedicate a personaggi dei libri. Imperdibili, da Esposito, tutte le ricette con le scarole.

Carmnell

2. Franco Gallifuoco

Uscire dalla stazione centrale di Napoli, attraversare, entrare in pizzeria e passare un’ottimo pranzo della vigilia. Il programma, con questa pizzeria, è molto facile ed è abbordabile anche da turisti di passaggio o da abitanti della provincia. Qui è imprescindibile il ripieno, che ha abbandonato l’ultim pagina del menu per diventare un protagonista con il nome della Grotta.  Alle scarole, ovviamente, ma qui si può osare con la ricetta al soffritto o con la più che tipica Genovese.

Grotta genovese

3. Oro Bianco 

Ancora il ventre di Napoli. Questa volta ci fermiamo a Piazza Nazionale, in una pizza che ha recentemente avuto un cambio al forno, ma che resta di buona qualità e facile da raggiungere. Tra i ripieni di verdura, una variazione del più classico, che vede insieme Friarielli e Scarole. Da assaggiare anche “a marenn do pizzajuol” – fatevi raccontare la storia di questa margherita con carne macinata – e un’ottima pizza fritta. Per dolce chiedete le graffe e non ve ne pentirete.

Oro bianco

4. Umberto 

Una delle pizzerie centenarie di Napoli, un altro pezzo di storia della pizza patrimonio dell’Unesco.  La famiglia Di Porzio porta a tavola anche un’ottima cucina tradizionale, ma in questo caso non bisogna farsi distrarre. Tradizione vuole pizza. Per iniziare un tris di montanare – quel tocco di fritto che non guasta mai – Classica, friarielli e provola e Genovese. Per restare leggeri, ci si può abbinare Margherita o Cosacca – classiche e intramontabili.

tris

5.  Antica Friggitoria Masardona

Una tradizione all’interno della tradizione della pizza fritta della vigilia di Natale. La pizzeria della famiglia Piccirillo è uno dei punti di riferimento a Napoli per gli amanti del genere, da qualche mese con una doppia sede, anche in Piazza Vittoria. Per le feste, consigliato non solo il battilocchio con il ragù, ma anche il ripieno con le verdure. Pizza – fritta- con le scarole.

Masardona

6. Vincenzo Capuano 

Da poco si è sdoppiato a Pompei, questo giovane e molto social pizzaiolo napoletano, da poco tornato in patria.  Il menu è rinnovato, ma la montanara della casa – pomodorini del piennolo, pancetta e una grattata di formaggio – è delicatissima e perfetta come antipasto. Da accompagnare la tradizionalissima Mastu Nicola, con sugna, pepe nero macinato fresco pecorino e olio; in alternativa la Abbraccio e Mammà 2.0, che sa di casa e quindi di festa con la crema di melanzana, polpettine di frisona e crema di pecorino.

Capuano

7. Sui Binari del Tram 

Quartiere poggioreale, solitamente una posizione non favorevolissima per una pizzeria, ma che in questo caso funziona decisamente bene.  Seguendo appunto la linea ferrata, si arriva in questo locale piccolo ma che durante le feste – che sia Pasqua o Natale – si riempie di gioia e voglia di festeggiare, anche con ricette pensate appositamente per la ricorrenza. Il ripieno classico al forno è tra i migliori in circolazione in città,  e sono assolutamente da provare anche la Salsiccia e Friarielli – molto ricca – e quella con carciofi alla giudia, salame e granella di pane, in omaggio alle tradizioni natalizie romane. Tutto anche per celiaci.

Binari del tram

8. Palazzo Petrucci pizzeria 

Una pizzeria classica, nel senso meno canonico del termine, non tradizionale ma elegante, sobria, senza tempo. Della stessa proprietà del noto ristorante stellato partenopeo, qui si possono trovare i dolci della cucina di Lino Scarallo, e anche ricette  firmate dallo chef come quella che porta il suo nome con Crema di cipolla di montoro aromatizzata al rosmarino, provola, pecorino, cicoli croccanti e pepe. Il ripieno Scarole, olive nere, capperi e alici è tra i migliori del centro storico.

Palazzo Petrucci

9.  1947 pizza fritta

Via  Pietro Colletta, a pochi passi da due colossi della pizza napoletana come Da Michele e il Trianon, questo locale fa parte della triade dei luoghi più interessanti, al momento, dove mangiare esclusivamente pizza fritta.  Buon rapporto qualità prezzo, pizze asciutte e mai unte, anche dopo il cambio della guardia che ha visto andare via, circa un anno fa, Isabella de Cham. Da consigliare la Faccia Gialla, dedicata al Santo Patrono e al suo miracolo decembrino.


Pizza fritta

10.  Isabella de Cham Pizza Fritta

Nel cuore del Rione Sanità, questa giovane pizzaiola ha aperto il suo regno, tutto esclusivamente dedicato alla pizza fritta, dopo la sua esperienza da 1947.  La squadra è quasi interamente femminile e Isabella ama portare nel mondo del fritto anche un tocco lievemente “gourmet”.  Quindi sì al ripieno classico o a quello Scarola e fiordilatte, perfetto per la vigilia di Natale, ma qui ci si può concedere anche la “Millefritta” una millefoglie a base di pasta fritta farcita con crema al gusto di pastiera e glassata con confettura di albicocca e granella di nocciole tostate.

mille fritta