La recensione

La recensione: i Brezel

La recensione: i Brezel

Il Brezel alle mandorle altoatesino è una variante dolce del classico Brezel.

Simbolo della tradizione gastronomica tedesca e austriaca che ha trovato una sua interpretazione unica in Alto Adige.

Questo dolce nasce come evoluzione del tradizionale Brezel salato.

Adattato alle esigenze della pasticceria locale, caratterizzata dall’uso di ingredienti di alta qualità, come mandorle, burro e zucchero.

Il Brezel nella sua forma originale risale a circa 1400 anni fa e ha origini dalla cultura monastica europea.

La sua forma intrecciata simboleggia le braccia incrociate in preghiera.

Quando il Brezel fu introdotto nelle regioni alpine, è diventato una base versatile per varianti dolci e salate.

In Alto Adige, regione di confine tra la cultura italiana e quella germanica.

La tradizione pasticcera ha reinterpretato il Brezel in chiave dolce arricchendolo con ingredienti come le mandorle, che rappresentano un elemento tipico della pasticceria alpina.

Questa versione dolce è stata pensata per accompagnare il tè o il caffè.

Soprattutto durante i mesi invernali, quando si celebrano le festività Natalizie come risposta alla richiesta di dolci più ricchi e golosi da parte delle famiglie altoatesine.

La sua dolcezza e la croccantezza delle mandorle lo hanno reso subito popolare.

Si trova in quasi tutte le panetterie e pasticcerie altoatesine in particolare nei mercatini di Natale di Bolzano, Merano e Bressanone.

Preparazione per  10 – 12 Brezel ( 800 g di impasto circa )

INGREDIENTI

500 g farina 00

200 ml latte tiepido

20 g miele

80 g burro morbido

10 g sale

60 g zucchero

1 uovo

10 g lievito di birra fresco  ( o 3 g lievito secco )

un pizzico di sale

1 c di vaniglia in polvere ( facoltativo )

100 g mandorle grattugiate,  e affettate per decorazione, 1 c di scorza di arancia grattugiata.

DECORAZIONE

1 tuorlo d’uovo più 2 c di latte per spennellare – zucchero a velo per decorare.

PROCEDIMENTO

In una ciotola sciogliere il lievito fresco nel latte tiepido con un cucchiaino di zucchero.

Lasciare riposare per 10 minuti fino a che non si forma una leggera schiuma.

In un’altra ciotola, mescolare la farina con lo zucchero e il sale.

Aggiungere il burro morbido,  il latte con il lievito, arancia grattugiata e mandorle. IMPASTARE fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. COPRIRE l’impasto con un canovaccio pulito e lasciare lievitare in un luogo tiepido per circa 1 ora o fino al raddoppio della massa.

FORMARE I BREZEL: dividere l’impasto in porzioni da circa 80 – 100 g ciascuna.

Formare delle corde lunghe e sottili, poi creare la tipica forma del Brezel.

SECONDA LIEVITAZIONE: disporre i Bretzel su una teglia rivestita da carta da forno. Coprire e fare lievitare per altri 20 – 30 minuti.

SPENNELLARE i Brezel con l’uovo sbattuto e cospargerli con le mandorle a lamella.

COTTURA: cuocere in forno statico preriscaldato a 190 gradi per 10 – 15 minuti, o  ventilato 170 gradi fino a che non saranno dorati.

Autore

  • Nata tra le Dolomiti dell'Alto Adige, dove spicca il Catinaccio, noto come Rosengarten per il suo colore acceso al tramonto, mi sono appassionata alla degustazione dei vari piatti altoatesini, tra locande, masi, dove il profumo del fieno inebria la mia mente. Ho le mie radici famigliari nella Laguna di Venezia ma qui a Bolzano non mi manca nulla. A valle delle montagne ci sono laghi, prati in fiore, terrazzi  adornati da stupendi gerani. Per non parlare di meleti e di quei vigneti da cui provengono i pregiati vini altoatesini conosciuti in tutto il mondo.

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Gabriella Baggio

Nata tra le Dolomiti dell'Alto Adige, dove spicca il Catinaccio, noto come Rosengarten per il suo colore acceso al tramonto, mi sono appassionata alla degustazione dei vari piatti altoatesini, tra locande, masi, dove il profumo del fieno inebria la mia mente. Ho le mie radici famigliari nella Laguna di Venezia ma qui a Bolzano non mi manca nulla. A valle delle montagne ci sono laghi, prati in fiore, terrazzi  adornati da stupendi gerani. Per non parlare di meleti e di quei vigneti da cui provengono i pregiati vini altoatesini conosciuti in tutto il mondo.

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