Lo scorso mese si è celebrata la Giornata Mondiale del Sonno, un evento annuale organizzato dalla Commissione della Giornata mondiale del sonno della World Association of Sleep Medicine (WASM) a partire dal 2008. L’obiettivo della giornata è quello di celebrare i benefici di un sonno sano e di attirare l’attenzione sulla problematica dei disturbi correlati.
La nostra alimentazione e la qualità del sonno sono collegati tra loro. Uno studio pubblicato su Sleep Health ha dimostrato che i “nottambuli” consumano più bevande zuccherate e caffeina rispetto a chi si addormenta presto. Inoltre, durante le ore serali, i nottambuli tendono a mangiare cibi e bevande ad alto contenuto calorico, il che può portare ad obesità e sovrappeso nei bambini e negli adolescenti.
Nelle società occidentali, si è verificata una riduzione sistematica di almeno un’ora di sonno in quasi tutte le fasce d’età negli ultimi decenni. Le cause principali di questa riduzione sono legate allo stile di vita, come l’abuso di caffè e bevande caffeinate o l’uso di tecnologie fino a tarda notte. I bambini con sonno scarso o disturbato hanno il doppio delle probabilità di presentare obesità, mentre gli adulti hanno una probabilità 1,5 volte superiore.
La qualità e la durata del sonno sono fondamentali per il benessere psicofisico. L’ideale per gli adulti è dormire 7-8 ore ogni notte. Mantenere una certa regolarità negli orari del sonno aiuta anche la dieta, evitando tentazioni notturne e lasciando al corpo il tempo di ricaricarsi. Inoltre, è importante controllare la densità calorica e le porzioni del pasto serale per non compromettere la qualità del sonno.
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