La ricetta del capitone fritto
- Giuseppina Maria Rosaria Sgro
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Con l’avvicinarsi delle Festività Natalizie, come ogni anno, ci si accinge a preparare una grande varietà di pietanze, soprattutto quelle a base di pesce, che è da sempre il protagonista delle tavole italiane, soprattutto quelle meridionali, in occasione del cenone della Vigilia di Natale e della Vigilia di Capodanno.
Un piatto particolarmente originale e invitante è, senza dubbio, il capitone fritto, tipico del napoletano. Questo pesce è la femmina dell’anguilla e fin dall’antichità mangiare il capitone, simbolo del demonio, era un modo per sconfiggere il male e, se cucinato l’ultimo dell’anno, un modo per propiziarsi un anno di serenità.
Il capitone vive in acque dolci, in mare, ma anche in caverne o pozzi. Ha un corpo allungato e sempentiforme, la pelle spessa e di colore verde scuro e la sua carne è molto pregiata, grassa e saporita. Questo pesce, inoltre, è ricco di proteine, vitamine e fosforo. La preparazione del capitone fritto è semplice e di breve durata.
Di seguito, la ricetta.
Per 4 persone
1 kg di capitone
500 g di farina
3 uova
½ l di latte
1 limone
1 foglia di alloro
Olio di semi
Sale e pepe q.b.
Iniziare la preparazione del capitone fritto pulendo questo pesce senza intaccarne la pelle; eliminare la testa e l’estremità della coda, eviscerarlo, ridurlo a tranci, salarlo e peparlo. Per realizzare la pastella, rompere le uova in una ciotola, sbatterle con una frusta da cucina, aggiungere il latte, continuare a sbattere, versare la farina, amalgamare fino ad ottenere una pastella fluida ed omogenea ed aggiungere un pizzico di sale. Passare i tranci di capitone nella pastella preparata, facendola aderire bene, disporli in una padella con l’olio caldo, aromatizzare con l’alloro e friggerli fino alla doratura, girandoli spesso. A fine cottura, togliere i tranci di capitone dal fuoco, sgocciolarli con una paletta forata, disporli su carta assorbente da cucina per eliminare l’olio in eccesso, adagiarli nel piatto da portata, guarnire la preparazione con le scorze e le fettine del limone e servire.
Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!