Assieme alla ‘nduja, alla salsiccia secca ed alla soppressata, la spianata calabra è una delle più saporite ed apprezzate specialità della gastronomia calabrese caratterizzate dalla presenza di quel peperoncino piccante di cui parla addirittura il noto filosofo e teologo Tommaso Campanella nella sua opera di dietetica e medicina “Medicinalium” del 1635. Conosciuta anche come schiacciata calabrese piccante, la spianata altro non è che un insaccato dalla forma appiattita e dal gusto deciso, realizzato con carne di maiale magra ottenuta dalla coscia e mescolata con dei pezzettini di lardo e peperoncino che ne esalta il sapore piccante. Si tratta di un salame dal colore rosso vivo e dall’aroma particolarmente intenso. Per i palati più delicati viene prodotta anche la spianata dolce, la versione che prevede, al posto del peperoncino, la presenza di pepe nero in grani. Praticità e versatilità sono due caratteristiche che fanno della spianata calabra un prodotto unico.
Le origini
Quanto alle origini della spianata calabrese, esse sono molto antiche. In passato, infatti, quasi tutte le famiglie calabresi possedevano uno o più maiali che allevavano in apposite stalle per la produzione di carne suina. Queste famiglie erano solite uccidere il maiale nel periodo invernale e precisamente da dicembre a febbraio e ogni anno era una festa e l’occasione giusta per invitare parenti ed amici preparando e condividendo insieme i cosiddetti “frittuli” (le frittole), ossia un piatto tipico calabrese che si ottiene riscaldando il grasso macinato del maiale in un pentolone di rame stagnato e realizzando gli insaccati vari, fra cui, appunto, la gustosa spianata, il tutto accompagnato da musica, canti e balli della tradizione calabrese. Qualcuno mantiene ancora questa tradizione.
La preparazione
La pasta della spianata calabra, composta da carne di maiale macinata finemente, lardo ridotto a dadini, peperoncino frantumato, spezie e sale viene insaccata in un budello naturale e pressata fino a raggiungere la sua classica forma schiacciata ed ovale da cui prende il nome. Successivamente, l’insaccato viene posto a stagionare in un ambiente ventilato per circa quattro mesi prima di essere consumato.
La spianata in cucina
La schiacciata calabrese va tagliata sottile ed è perfetta da servire come antipasto o come aperitivo. È ottima anche per farcire dei gustosi e sfiziosi toast o panini da consumare al mare sotto l’ombrellone o durante una scampagnata. La spianata piccante è, inoltre, nota in Calabria per essere la protagonista della pizza “Alla calabrese” o “Alla diavola”. È ideale anche per creare un impasto con ricotta e pecorino grattugiato per la farcitura di golose quiche o rotolini di pasta brisèe.
I vini da abbinare
Si consiglia di gustare la schiacciata calabrese principalmente con vini bianchi: tra quelli calabresi, ottimi sono il Cirò Bianco e il Greco di Bianco.
Le calorie
100 grammi di spianata contengono:
– Kcal 374
– grassi totali 30g
– carboidrati 0g
– proteine 26g.
Autore
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Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!
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