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La Tavola dei 300 ed il cuore dell’Associazione Ristoratori Lubrensi

La Tavola dei 300 ed il cuore dell’Associazione Ristoratori Lubrensi

Che l’enogastronomia rappresenti l’essenza di un territorio è cosa nota.

E quando il territorio è quell’ultimo lembo della Penisola Sorrentina, la tavola diventa un vero e proprio credo.

Impossibile, infatti, pensare alla quotidianità degli abitanti massesi senza quella ritualità del cibo che scandisce i ritmi di una vita fatta di ospitalità, di ingegnoso operare e di culto della materia prima.

Impossibile altresì non lasciarsi ammaliare dalle bellezze dei borghi massesi, dove la cucina è il cuore pulsante di ogni casa, dove si nasce e si cresce con un unicum fatto di sapori, profumi ed arte del fare.

Per celebrare questo patrimonio enogastro-culturale nasce la “Tavola dei 300”, un evento organizzato dall’Associazione Ristoratori Lubrensi (con il patrocinio del Comune di Massa Lubrense), una kermesse esclusiva che ha permesso a turisti e giornalisti di scoprire le bellezze degli antichi borghi massesi e di immergersi appieno nella cultura di questi luoghi.

Una due giorni intensa, inaugurata la sera del 19 giugno con la partecipazione di numerosi artigiani del territorio, stand di tipicità enogastronomiche, declinazione “concreta” della cultura locale, e numerosi interpreti della tradizione massese.

L’apice, invece, la “Tavola dei 300” (del 20 giungo), allestita nel cuore di Sant’Agata sui Due Golfi, dove tra cena e festeggiamenti finali nella piazza della Chiesa di Santa Maria delle Grazie si sono raggruppate oltre mille partecipanti.

Un’occasione rara, sintesi estrema della professionalità dei membri dell’Associazione Ristoratori Lubrensi e del suo Presidente (Francesco Gargiulo) capaci di nobilitare ricette del territorio con una tempistica perfetta e con un coordinamento all’unisono da far invidia.

Al centro, il menu dei borghi, creato appositamente dagli chef per far conoscere la tradizione autentica, attraverso il coinvolgimento in prima linea di: Tutt’Appost, Le Sirene, I Giardini di Vigliano, La Primavera, La Tavernetta, Antico Francischiello da Peppino, Cantuccio, The king Beef, Tramonto Rosso, Don Vito, Capuozzo, Da Francesco, Il Fienile, Pasta E.., Villa Rena, Bellavista Francischiello, Fattoria Terranova, Lo Stuzzichino, La Torre, Salvatore e Mafalda, Relais Blu, La Macina, Maria Grazia, Conca del Sogno, Il Vespro, El Gringo Pub, Bistrot 66, Funiculì Funiculà.

Se il dessert è stato curato alla perfezione dal Roxy Bar e dalla Pasticceria Fiorentino, il dopo cena ha visto protagonisti i sorbetti di Sweet Costiera, Gelateria del Corso e di Ikigai, nonché la “sorpresa” a cura di Don Alfonso, completamente dedicata ai limoni di Massa Lubrense.

Un evento che speriamo si trasformi presto in un appuntamento periodico.

Nell’attesa, vi ricordiamo di partecipare alla prossima edizione di Giugno 2025, con riconferme e numerose novità.

 

Autore

  • Classe 1987, dopo una laura in Economia e Finanza ed un parallelo percorso in ambito enogastronomico, Manuela Mancino si specializza nella consulenza all’Ho.Re.Ca., ad aziende di produzione e nella selezione di cibi e vini. Da sempre appassionata di food&wine, traccia i profili della propria figura professionale in età adolescenziale, con l’obiettivo di acquisire le competenze necessarie ad impiantare l’assetto strategico, gestionale ed operativo degli operatori di settore. Tecnico assaggiatore di numerose materie prime (dal vino all’acqua, dai formaggi alla pasta, passando per i salumi), si dedica in maniera peculiare allo studio del settore olivicolo, divenendo Sommelier di olio, assaggiatore di olio e di olive da mensa. Con all’attivo la partecipazione a diversi panel e giurie di settore, continua a formarsi in tale ambito tra libri, campagne e altrettanta pratica. Convinta fautrice della sostenibilità, ne fa una mission nella vita privata e lavorativa, dedicandosi allo sviluppo di variegati progetti enogastronomici. In continuo viaggio tra l’Italia e all’estero, trova spunti interessanti per la propria attività di critica di settore, nella speranza di fornirne una visione trasversale ed una lettura “dal campo alla tavola”.

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Manuela Mancino

Classe 1987, dopo una laura in Economia e Finanza ed un parallelo percorso in ambito enogastronomico, Manuela Mancino si specializza nella consulenza all’Ho.Re.Ca., ad aziende di produzione e nella selezione di cibi e vini. Da sempre appassionata di food&wine, traccia i profili della propria figura professionale in età adolescenziale, con l’obiettivo di acquisire le competenze necessarie ad impiantare l’assetto strategico, gestionale ed operativo degli operatori di settore. Tecnico assaggiatore di numerose materie prime (dal vino all’acqua, dai formaggi alla pasta, passando per i salumi), si dedica in maniera peculiare allo studio del settore olivicolo, divenendo Sommelier di olio, assaggiatore di olio e di olive da mensa. Con all’attivo la partecipazione a diversi panel e giurie di settore, continua a formarsi in tale ambito tra libri, campagne e altrettanta pratica. Convinta fautrice della sostenibilità, ne fa una mission nella vita privata e lavorativa, dedicandosi allo sviluppo di variegati progetti enogastronomici. In continuo viaggio tra l’Italia e all’estero, trova spunti interessanti per la propria attività di critica di settore, nella speranza di fornirne una visione trasversale ed una lettura “dal campo alla tavola”.

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