La tecnologia riduce gli sprechi di cibo
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La tecnologia riduce gli sprechi di cibo
La tecnologia del gruppo Aton migliora l’impatto sulle persone, sulla qualità del lavoro e sull’ambiente.
Perché ottimizzando i flussi delle merci e limitando il consumo di carta e di energia per la rete informatica è possibile ridurre l’impatto sull’ecosistema che circonda l’azienda e i suoi clienti.
È questo in sintesi il report di valutazione d’impatto del gruppo Aton, B Corp specializzata nella trasformazione digitale delle vendite omnichannel e nella tracciabilità, nei settori industriali alimentare e in particolare nella GDO.
L’azienda ha presentato il 12 luglio a Montebelluna il proprio report di impatto, dal titolo “.People”.
Incentrato sulla filosofia aziendale del “we take care”.
Che si traduce in costante impegno e sensibilità verso collaboratori, partner e comunità, evidenziando come la tecnologia possa aumentare la qualità della vita e del lavoro delle persone.
Nel 2023 l’investimento in R&D è aumentato del 19% rispetto al 2022, passando da 1.250.000 euro a 1.492.000 euro e si assesta attorno al 7% del fatturato annuale.
In particolare, Aton ha lavorato sullo sviluppo della piattaforma software “.one”.
Il nuovo hub digitale che integra i processi di business e ha l’obiettivo di abbattere i silo informativi che rendono difficile la collaborazione tra team, riducendo sprechi e inefficienze e diminuendo i tempi richiesti per l’inserimento dati.
L’azienda trevigiana ha sviluppato i principali indicatori di impatto sociale e ambientale in progetti realizzati con i clienti e li ha diffusi con dei video case study.
Aspiag, Gruppo Poli, Gruppo Unicomm e Caffè Vergnano.
Va detto che in questo periodo storico la sensibilità delle persone è sempre più alta attorno ai temi della sostenibilità e della riduzione degli sprechi, l’enorme diffusione di App come “Too good to go” ne è l’emblema.
Su un fatturato di 2,7 miliardi di euro equivale a evitare la distruzione di cibo per un valore pari a 135 milioni.
Non solo.
Ha ridotto del 10% il tempo sprecato nelle percorrenze all’interno dei punti vendita da parte del personale di negozio.
In concreto, l’investimento in ricerca e sviluppo del gruppo Aton è orientato soprattutto a creare un unico data model accessibile e fruibile dai diversi attori della filiera.
Tutto questo ha portato alla riduzione del 50% del consumo dei dati in cloud, con un impatto significativo in termini di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento digitale.
Inoltre, è stato progettato un design system facilmente fruibile per gli utenti per semplificare il lavoro e rendere più veloce e meno dispendiosa la formazione digitale di nuove persone.
IL REPORT DI VALUTAZIONE DI IMPATTO 2023 DI ATON