Medovik: la torta russa al miele
- Giustino Catalano
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Il dolce della settimana di Giustino Catalano
Se cercherete online o farete ricerche su questa torta dall’aspetto mieloso e dolcissimo troverete una storia carina che ne narra la sua nascita.
La storia del Medovik è la seguente. In russo “Med” significa Miele e il miele era uno degli alimenti che la moglie dello Zar Alessandro I, Luisa Maria di Baden, imperatrice consorte con il nome di Elisaveta Alekseevna, detestava.
Pare che un giovane e talentuoso pasticciere delle cucine reali, desideroso di stupire l’imperatrice, abbia pensato di confezionare un dolce partendo da una ricetta nella quale il miele era l’elemento base. Nonostante ciò, Elisaveta Alekseevna mostrò di apprezzare moltissimo questo dolce preparato dall’intraprendente giovane al punto da inserire il Medovik fra le pietanze ufficiali di casa Romanov.
Di tale bella storia, che risalirebbe alla fine del 1700, però non si ha traccia e della stessa Medovik non se ne ha notizia prima dell’era sovietica.
In effetti la storia della pasticceria russa inizia intorno alla caduta della Monarchia francese e successivamente a quella di Napoleone ed è fatta di grande pasticceria quasi tutta di matrice francese. Nell’ottocento la nobiltà russa divide la propria vita tra la Russia e Parigi, vive alla francese, ha cuochi francesi e parla financo il francese.
Le torte più conosciute oggi, quelle farcite e non la biscotteria che è figlia dei pani dolci della tradizione russa come i prianyk, sono tutti dolci francesi riadattatati in epoca sovietica o creati in questo periodo come la Leningrad Torte (1955) o la Moskva Torte (1982).
La Medovik è molto probabilmente figlia di dolci delle comunità agricole russe settecentesche rivisitato con l’opulenza e l’abbondanza di alcuni contesti. Ma la suggestiva e bella storia del giovane pasticciere che fa cambiare gusti all’Imperatrice, ahinoi, non ha dati storici a supporto.
Se volete replicarla eccovi la ricetta che è particolarmente lunga. Ma il risultato ripaga della fatica.
La preparazione del Medovik prevede diverse fasi e richiede la cottura individuale di ciascuno strato. Prima di essere consumato, il dolce deve inoltre riposare in frigo per una notte intera.
Ingredienti
Per gli strati di biscotto
2 uova
225 grammi di burro
110 grammi di zucchero
440–550 grammi di farina (variabile a seconda della capacità della stessa di assorbire i liquidi)
30 ml di miele di colore scuro (tipo castagno)
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di bicarbonato
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di allspice
½ cucchiaino di noce moscata
Per il ripieno
1 barattolo di miele
220 gr di zucchero
170 grammi di burro (a temperatura ambiente)
170 grammi di formaggio battuto (tipo quark della Lidl)
230ml di panna acida
Per guarnire
450 gr di granella di noci
220 gr di biscotto sbriciolato
Procedimento
- Preriscaldate il forno a 180 C.
- Tagliate la carta da forno in modo da ottenerne quattro o cinque pezzi dalle dimensioni di 25cmx25cm l’uno.
- Ponete la lattina di latte condensato dolcificato in una pentola capiente che riempirete di acqua fredda, e fatela riscaldare a fuoco medio sino a raggiungere il bollore. Lasciate bollire o sobbollire per due ore e mezza, controllando di quando in quando il livello dell’acqua e aggiungendone altra per assicurarsi che la lattina rimanga sempre sommersa. Trascorso il tempo, estraete la lattina dalla pentola e lasciatela raffreddare a temperatura ambiente per almeno due ore. Non apritela prima che il contenuto si sia raffreddato!
- Setacciate insieme farina, spezie e sale, e mettete da parte.
- Poggiate una grande ciotola di vetro, o il vaso di un robot da cucina, sopra una pentola di acqua in ebollizione e metteteci le uova, il burro, lo zucchero e il miele, mescolando sino a ottenere un composto ben omogeneo e vellutato che non dovrà mai raggiungere il bollore.
- Allontanate la ciotola dal fuoco e aggiungete al composto il bicarbonato, mescolando vigorosamente per trenta secondi.
- Continuando a mescolare energicamente, preferibilmente con l’aiuto di un mixer o una frusta elettrici, aggiungete al composto la miscela a base di farina, mezzo bicchiere alla volta, sino ad ottenere una pasta elastica (che dovrebbe richiedere tra i quattro e i cinque bicchieri di farina). La consistenza dovrebbe essere tale da permettervi di formare una pallina con una mano senza che la pasta si appiccichi alle dita.
- Suddividete la pasta così ottenuta in otto o nove palline.
- Ponete una di queste su uno dei quadrati di carta da forno, precedentemente spolverizzato con un po’ di farina, e servendovi di un mattarello infarinato spianatela sino a ottenere un cerchio di pasta dallo spessore di 3 millimetri.
- Aiutandovi con la base della teglia a cerniera ricavate dalla pasta un cerchio, mettendo da parte i ritagli. Infornate a metà altezza nel forno preriscaldato la pasta e la carta da forno, lasciando cuocere per tre o quattro minuti, sino a quando il dolce non sarà ben dorato. A cottura ultimata disponete su una griglia a raffreddare. Ripetete l’operazione con tutte le palline di pasta.
- A fine cottura, stendete sulla teglia i ritagli ottenuti da tutte le palline, senza preoccuparvi della loro forma, dal momento che questi ultimi biscotti sono destinati a essere sbriciolati. Cuocete e mettete da parte.
- Nel vaso di un robot da cucina sbattete il burro e il cream cheese sino a quando non avranno raggiunto una consistenza cremosa e omogenea.
- Aggiungete lo zucchero, continuando a sbattere sino a quando non sarà completamente assorbito.
- Incorporate il latte condensato e la panna acida, sbattendo per altri trenta secondi. Il composto dovrà risultare lucido e levigato.
- Lasciate raffreddare il ripieno per trenta/quaranta minuti, e riservatene da parte un bicchiere, che utilizzerete per la guarnizione.
- Rivestite il fondo della teglia a cerniera con della carta da forno.
- Disponete nella teglia uno strato di biscotto, sul quale verserete ¼ di bicchiere di ripieno, spargendolo accuratamente con una spatola. Continuate ad alternare strati di biscotto e crema, concludendo con uno strato di crema.
- Inserite con delicatezza lo spiedino al centro del dolce, attraversando tutti gli strati, in modo da tenerlo fermo mentre il biscotto assorbe il ripieno.
- Ricoprite il dolce con della carta da forno e cingetene il perimetro con il bordo della teglia a cerniera, senza forzare affinché si chiuda completamente, ma assicurandosi che tenga gli strati al loro posto.
- Lasciate in frigo, preferibilmente per dodici ore (o comunque non meno di cinque).
- Con un robot da cucina sbriciolate lo strato di biscotto ottenuto dai ritagli di pasta insieme alle noci.
- Togliete il Medovik dal frigorifero e ricopritene i lati con il resto della crema prima di spolverizzarlo con la miscela di noci e briciole.
C’è un piatto della cucina russa che vi incuriosisce? Volete conoscerne la storia, o imparare a prepararlo? Lasciate un commento, e cercheremo di dare una risposta al vostro quesito!
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
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