La Tramontina lancia i latticini “fuori dagli schemi” realizzati con il Fermento Madre
- Pino Coletti
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La Tramontina lancia i latticini “fuori dagli schemi” realizzati con il Fermento Madre
Si avvicina l’estate e il caseificio La Tramontina presenta la linea Premium nei suoi 34 punti vendita, in tutta Italia, dalla “Prima Cotta” la nuova mozzarella dal gusto antico, al “Provoloncino Amalfitano” con scorzette di limone d’Amalfi IGP, fino alla Crème di Bufala, la crema di ricotta omogeneizzata da servire anche come dessert con aggiunta di miele.
Buoni, genuini, ricercati e soprattutto “fuori dagli schemi”, questi prodotti saranno al centro dell’estate gastronomica 2024, in particolare a Napoli, nel punto vendita di Via Mezzocannone, aperto da poco.
Armando Montella, Amministratore Unico, commenta:
“I nostri prodotti combinano sapori antichi e tecniche moderne, che evocano i ricordi del passato ma soddisfano i palati moderni.
Sebbene siamo presenti in molte città, ho scelto di puntare su Napoli.
Qui la tradizione è forte e c’è una naturale propensione alle novità e alla contaminazione.
Non è un caso che in questa città siano nate le più importanti innovazioni gastronomiche.
Credo che Napoli sia il luogo ideale per presentare la nostra linea premium, che rompe un po’ i soliti schemi.”
La Tramontina ha una storia di oltre 70 anni.
Nasce a Tramonti, sui Monti Lattari e a ridosso della costiera amalfitana, dove è celebre il fior di latte.
Oggi, l’azienda di quel piccolo laboratorio conserva i profumi, i sapori e le tradizioni, ma non le dimensioni, infatti, nell’attuale sede a Cava de’ Tirreni ha ampliato la gamma di prodotti, conservando la capacità di restare al passo con i tempi, con originalità e con idee sempre nuove, traendo spunto dalla storia aziendale e facendone rivivere la filosofia in una chiave moderna.
Emblema e segreto di questa filosofia è il “Fermento Madre”, marchio registrato dell’azienda.
Questa originale tecnica rappresenta per il mondo caseario ciò che il lievito madre rappresenta per il pane: un processo artigianale di fermentazione che nasce dal siero innesto naturale.
Un procedimento che permette al prodotto di rinascere grazie al siero della produzione del giorno precedente, un passaggio di testimone giornaliero che dura da più di 70 anni.
L’azienda porta avanti in questo modo tutta l’autenticità dei suoi prodotti dal 1952, con questa antica tradizione che prosegue tutt’oggi senza alcun tipo di contaminazione, grazie anche alle più moderne tecnologie.
È così che nascono prodotti unici e moderni, che si rifanno spesso a ricordi del passato.
La Prima Cotta, la “nuova mozzarella” dal gusto antico, mozzata rigorosamente a mano, è un prodotto innovativo dove Armando Montella ha riportato ai giorni nostri il sapore della mozzarella di bufala di 40 anni fa, quella che mangiava da bambino con i classici sentori selvatici, “stallatici” e primitivi.
Forma che ricorda un caciocavallo, struttura nervosa, leggermente sapida grazie ad un breve passaggio nel siero.
Il Provoloncino Amalfitano con scorzette di limoni d’Amalfi IGP è una ricetta degli anni ’50, “antispreco”.
Infatti, i fratelli Montella producevano caciocavalli in inverno, quando il latte destinato alle mozzarelle avanzava, un po’ per gioco aggiunsero all’impasto le scorze di limone che, dopo l’uso della polpa, normalmente venivano buttate.
Nel ricordo di quest’antica ricetta, la Tramontina ha appena rilanciato il prodotto, buono da solo, fantastico a fette calde piastrate sciolte su crostini di pane casereccio.
Per finire, la crème di bufala, altra idea dell’eclettico Armando, si ottiene montando la crema di ricotta aromatizzata alla vaniglia e zucchero.
Buona anche nature è servita con miele alla frutta, sempre a marchio La Tramontina.
Questa ricotta di bufala, particolarmente cremosa, è adatta sia per farcire primi piatti e soprattutto nella preparazione di dessert come la cheesecake, la pastiera e la sfogliatella napoletana
Pino Coletti, ingegnere napoletano, esperto di tecnologia & food da oltre 20 anni, dopo una brillante carriera internazionale che lo porta a ricoprire ruoli manageriali in importanti multinazionali hi-tech, da IBM ad Apple, torna a Napoli e fonda Authentico, una startup che aiuta i consumatori a riconoscere il vero cibo italiano e supporta le aziende agroalimentari nell’intraprendere percorsi di trasparenza delle materie prime utilizzate con la tecnologia blockchain. Gli amici lo definiscono un “bon vivant” per la sua ricerca spasmodica del buono. Per lavoro e per passione ha girato i 7 continenti mangiando e bevendo praticamente ovunque, dai baracchini dello street food dei peggiori mercatini asiatici ai ristoranti stellati delle grandi capitali. È diplomato sommelier AIS dal 2003, ha seguito numerosi corsi di degustazione di oli, formaggi e caffè, ed è sempre più convinto di non sapere.