L’arte del cioccolato: la passione di Umberto Di Lullo

Umberto Di Lullo è un giovane artista del cioccolato, che ha intrapreso un percorso di formazione presso l’Accademia dello chef tristellato di Castel di Sangro, sotto la guida di Niko Romito.

La sua passione per il cioccolato lo ha portato a specializzarsi nella lavorazione di questa prelibatezza, creando capolavori gustosi e creativi.

Prima di intraprendere il percorso nella scuola di Romito, Umberto si è diplomato al liceo artistico Misticoni di Pescara, dove ha sviluppato la sua passione per l’arte e la creatività. Successivamente, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha iniziato ad avvicinarsi sempre di più al mondo del cioccolato.

Umberto considera il cioccolato come una materia molto tecnica e creativa allo stesso tempo, che richiede una grande dedizione e passione per poter essere lavorata al meglio.

La sua formazione artistica lo ha portato a considerare il cioccolato come una materia da modellare e plasmare in tante forme e colori diversi, sperimentando con diverse consistenze e sapori.

La sua prima esperienza pratica nella cucina risale proprio al periodo trascorso a Castel di Sangro, dove si è orientato verso la pasticceria da ristorazione. In seguito, ha continuato a specializzarsi nella pasticceria e nella lavorazione del cioccolato, che è diventata la sua passione principale.

Umberto Di Lullo considera la cucina e l’arte come linguaggi diversi ma simili, in cui la persona è al centro della comunicazione e dell’espressione.

La sua passione per il cioccolato lo ha portato a creare dei veri e propri capolavori, sperimentando con sapori sempre nuovi e innovativi. Il suo prossimo obiettivo è quello di aprire un laboratorio tutto suo, in cui poter dedicarsi esclusivamente alla lavorazione del cioccolato e creare nuove prelibatezze gustose e creative. La sua passione per il cioccolato lo ha portato a considerarlo come una vera e propria arte, in cui ogni dettaglio conta e contribuisce alla creazione di un’esperienza gustativa unica e indimenticabile.

di Rosa Anna Buonomo