Le alici “felici”. Le alici di menaica.

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Nelle acque cristalline della costa cilentana si nasconde un tesoro culinario: le alici di menaica.

Queste alici, pescate nella tradizionale rete menaica, sono un prodotto pregiato e amato in tutta la Campania, grazie al loro sapore intenso e alla consistenza morbida e delicata.

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Ma cosa rende le alici di menaica così speciali?

Partiamo dalla rete menaica, una tecnica di pesca antica che risale all’epoca greca.

Questa rete, composta da un anello di rete e una serie di reti sospese, viene calata in mare a mano, creando una sorta di recinto per i pesci.

La rete poi viene tirata su, permettendo ai pescatori di selezionare le alici più grandi e lasciare libere le più piccole.

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E’ una pesca tradizionale tipica dei comuni di Pisciotta, Acciaroli e Pollica nello struggente Cilento.

La sua valorizzazione si deve a Vito Puglia che con Slow Food accese i riflettori su questo metodo di pesca antichissimo e sulla conservazione delle alici appena pescate. Oggi è un Presidio Slow Food che sostiene anche alcuni piccoli pescatori.

Le alici di menaica, una volta pescate, vengono poi lavorate a mano, una per una, in modo da rimuovere le interiora e la testa. Successivamente, vengono conservate in salamoia, acqua e sale, senza l’aggiunta di conservanti o altri additivi.

Ma “menaica” è chiamata anche la barchetta a remi su cui escono i pescatori: lunga circa 8 metri, ha tre panche dove si sistemano i sei rematori per vogare e un posto a poppa per la “palella”, il settimo pescatore che compensa chi rema più debolmente.

Solo negli ultimi anni sulle menaiche sono stati montati piccoli motori per andare a largo più agilmente, subito spenti una volta lanciate le reti, per non far allontanare le alici che si muovono in banchi.

In questa antica tecnica di pesca è racchiusa anche un’altra circostanza che contribuisce a rendere le alici uniche nel loro genere.

Le alici più grandi, restando impigliate nella maglia calibrata appositamente per imprigionarla, e ancora oggi misurata in “palmi napoletani”, finiscono con il ferirsi e dissanguarsi rendendo le carni ancora più delicate e tenere.

Il risultato è un prodotto gustoso e genuino, dal sapore intenso e dalla consistenza delicata, perfetto per essere gustato da solo o in ricette tradizionali come la pasta con le alici, nelle insalate o prima ancora di salarle crude con un filo di olio extravergine di oliva pisciottana.

Il periodo giusto per pescarle è da aprile a giugno durante la notte quando il mare è calmo.

Oltre alla loro eccellente qualità gastronomica, le alici di menaica sono apprezzate anche per il metodo di pesca sostenibile e a basso impatto ambientale riconosciuto come tale dalla stessa comunità europea. La pesca con la menaica viene infatti praticata in modo selettivo, permettendo di preservare l’ecosistema marino e di ridurre al minimo i danni al sistema di riproduttivo della specie che viene pescata.

Questo tipo di pesca è documentato sin dal 1700 e da allora ad oggi sono cambiate pochissime cose se non la lavorazione che anticamente era svolta sulla battigia stessa con l’acqua di mare.

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