Le lenticchie di Mormanno

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A Mormanno, una piccola località che si trova tra Basilicata e Calabria a 900 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, viene coltivata da secoli una varietà di lenticchia, diversa da tutte le altre e dal gusto particolare, conosciuta appunto come lenticchia di Mormanno. Si distinguono ben 5 diversi ecotipi caratterizzati da colorazione beige, beige con screziature marroni, verde, verde con screziature verde scuro e rosa.

Le origini

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La lenticchia di Mormanno appartiene alla tipologia “microsperma”, ovvero di seme piccolo: si tratta di una tipologia di origine mediorientale e asiatica, mentre le lenticchie più grandi derivano dal bacino del Mediterraneo. Anticamente quasi tutte le famiglie di Mormanno e dintorni erano solite coltivare questa varietà di lenticchia destinata poi in parte all’autoconsumo ed in parte a semente per l’anno successivo. Venivano sfruttati i terreni più marginali, meno fertili, poco profondi e che non erano destinati ad altre colture economicamente più interessanti seminando a spaglio senza particolari cure. Per lungo tempo si credette che queste lenticchie fossero andate perdute per sempre, fino a quando, nel 2007, l’Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo della Calabria (Arssa) hanno recuperato delle piccole quantità presso alcuni agricoltori che l’avevano conservata per autoconsumo. Dopo gli studi di caratterizzazione genetica dei semi e le analisi biochimiche che hanno permesso di individuare esattamente la tipologia, le caratteristiche peculiari e la grande qualità organolettica, si è deciso di promuoverne di nuovo la coltivazione. Da allora la produzione della lenticchia di Mormanno ha ricevuto nuovo impulso.

La coltivazione

Oggi la lenticchia di Mormanno viene seminata a file per una maggiore organizzazione in fase di raccolta ma, come un tempo, non si praticano trattamenti, concimazioni o diserbi chimici. Mentre in passato si praticava anche una semina autunnale, attualmente la semina avviene ad aprile; il raccolto invece si svolge ad agosto quando le piantine sono già essiccate in campo. Una volta raccolte, le piantine di lenticchie sono sottoposte a “pesatura”, cioè vengono separate dalle malerbe rimaste e poi portate nelle aie dove sono riunite in covoni e battute facendo staccare così i semi dal baccello. Le lenticchie a questo punto si passano al setaccio per eliminare le parti estranee. Ma il lavoro di pulitura non finisce qui: il legume infatti si ripassa ancora una volta a mano per eliminare impurità residue. La pianta è di piccole dimensioni, tra i 25 e i 40 centimetri, ha fiori bianchi con vessillo lilla; il baccello contiene al massimo due semi di 4 millimetri di diametro.

Perché fa bene?

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La lenticchia di Mormanno è ricchissima di proprietà importanti per la salute: come tutte le varietà di lenticchie, contiene vitamine, fibre e ferro. Inoltre, è povera di grassi, è altamente digeribile e, essendo ricca di proteine (il 24 % del peso secco), costituisce un’ottima alternativa alla carne.

L’impiego in cucina

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La cucina locale prevede alcune semplici ricette realizzate con le lenticchie di Mormanno: la zuppa con peperoncino innanzitutto oppure il passato di lenticchie. Era in uso in passato consumare le zuppe di lenticchie senza usare il cucchiaio ma usando allo stesso scopo le calottine delle cipolle.

L’azienda “Il Vecchio Fienile”

Una delle aziende produttive della lenticchia a Mormanno e dintorni è l’azienda agricola “Il Vecchio Fienile” di Paolo Perrone. «Se dovessi suggerire a qualcuno il sapore vero del Pollino indicherei proprio le lenticchie. Magari preparate con le salsicce per condire i tagliolini oppure trasformate in crema e spalmate sopra una bruschetta insieme ad un filo d’olio extravergine d’oliva delle nostre parti», con queste parole ha descritto il legume il signor Perrone. Per Paolo e la sua azienda il Parco rappresenta un punto di riferimento indispensabile: «Le qualità naturalistiche del paesaggio, le tradizioni culturali, storiche ed enogastronomiche che si respirano e si vivono quotidianamente in questa terra protetta e tutelata, sono il vero valore aggiunto per una piccola azienda come la mia». Se gli si chiede quale sia il suo luogo del cuore risponde Il Giardino degli Dei, a Terranova di Pollino: «Qui si può camminare nel bosco rado di pini loricati, alberi maestosi, relitti viventi dell’ultima glaciazione, veri e propri simboli eterni di una terra che merita di essere amata».

Curiosità

La lenticchia di Mormanno è stata riconosciuta come presidio Slow Food. Il Presidio unisce 14 produttori, ma non sono disponibili stime circa la produzione totale. Basti pensare che ciascuno di essi ha mediamente 1 ettaro e mezzo di terra e che le rese si attestano intorno ai 4-5 quintali per ettaro.