Le manifestazioni fieristiche nel panorama enogastronomico italiano 2025
Le manifestazioni fieristiche nel panorama enogastronomico italiano 2025
Da anni partecipo a ogni tipo di evento legato al mondo del food & wine, dalle fiere agli eventi, passando per commissioni, concorsi e mostre mercato.
Tuttavia, in un periodo di crisi come questo, le manifestazioni davvero rilevanti sono quelle B2B, dove è possibile entrare in contatto diretto con chi acquista volumi significativi di prodotto.
Le manifestazioni fieristiche rappresentano da sempre un pilastro fondamentale nel panorama economico e commerciale, offrendo piattaforme privilegiate per la promozione, la vendita e lo scambio di prodotti e servizi.
Tuttavia, non tutte le fiere sono create con gli stessi obiettivi o per lo stesso pubblico.
Esistono differenze sostanziali tra le manifestazioni aperte al pubblico generale, dove l’obiettivo principale è attirare il maggior numero possibile di visitatori, e le fiere orientate al business-to-business (B2B), focalizzate sull’interazione tra aziende e professionisti del settore.
Le fiere aperte al pubblico, spesso denominate fiere B2C (business-to-consumer), sono eventi destinati al grande pubblico, con l’intento di presentare e vendere prodotti o servizi direttamente ai consumatori finali.
L’obiettivo primario di queste manifestazioni è la vendita diretta, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire, testare e acquistare prodotti in un ambiente spesso arricchito da attività collaterali come workshop, dimostrazioni e intrattenimento.
Queste fiere mirano a creare un legame emotivo tra il consumatore e il marchio, attraverso esperienze immersive che coinvolgono direttamente il pubblico.
Le fiere B2B, al contrario, sono eventi riservati a professionisti del settore, aziende e operatori specializzati.
L’obiettivo principale è facilitare incontri e relazioni commerciali tra imprese, promuovere partnership, presentare innovazioni e discutere tendenze di mercato.
Queste manifestazioni offrono alle aziende l’opportunità di espandere la propria rete di contatti, negoziare contratti e accedere a nuovi mercati.
La partecipazione a fiere B2B consente alle imprese di ottenere una visibilità mirata, rivolgendosi direttamente a un pubblico qualificato e interessato, ottimizzando così le strategie di marketing e vendita.
Le differenze che in questi anni ho riscontrato e mi hanno allo stesso tempo formato sono che le fiere B2C si rivolgono al consumatore finale, mentre le fiere B2B sono destinate a professionisti e aziende del settore.
Soffermandomi nelle fiere B2C, l’obiettivo è la vendita diretta e la promozione del brand al grande pubblico, mentre, nelle B2B, l’accento è posto sulla creazione di relazioni commerciali, networking e sviluppo di partnership strategiche.
Nelle B2C offrono spesso attività interattive, dimostrazioni e intrattenimento per coinvolgere il pubblico.
Essendo eventi specializzati, hanno spesso una durata maggiore e una cadenza annuale o biennale.
A proposito di strategie di marketing, nelle fiere B2C, queste puntano a raggiungere un vasto pubblico attraverso campagne pubblicitarie massicce.
Nelle fiere, le strategie sono più mirate, focalizzandosi su inviti personalizzati e comunicazioni dirette con potenziali partner e clienti
Secondo l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane (AEFI), il sistema fieristico nazionale conta oltre 48 associati e più di 1000 manifestazioni ogni anno, sottolineando l’importanza e la vitalità di questo settore nel contesto economico italiano.
Uno studio dell’Osservatorio Fiere dell’Emilia-Romagna ha evidenziato che, nel 2021, tra le fiere monitorate, 32 erano rivolte esclusivamente agli operatori (B2B), 9 al pubblico generale (B2C) e 22 erano eventi “misti”, accessibili sia agli operatori che al pubblico generico.
A livello globale, il mercato degli eventi e delle esposizioni è segmentato in base al tipo di esposizione (B2B, B2C e mista/ibrida), al flusso di entrate (quota espositore, quota di sponsorizzazione, quota di ingresso e servizi) e all’utente finale (settore beni di consumo e vendita al dettaglio, settore automobilistico e dei trasporti, settore industriale, settore dell’intrattenimento, immobiliare e proprietà, settore dell’ospitalità e altri utenti finali).
La scelta tra organizzare o partecipare a una fiera B2C o B2B dipende dagli obiettivi specifici dell’azienda.
Se l’intento è raggiungere direttamente il consumatore finale, aumentare la brand awareness e stimolare le vendite immediate, le fiere B2C rappresentano la scelta ideale.
Se, invece, l’obiettivo è instaurare relazioni commerciali solide, espandere la rete di contatti professionali e accedere a nuove opportunità di mercato, le fiere B2B offrono un ambiente più appropriato.
In conclusione, comprendere le differenze tra queste tipologie di manifestazioni è fondamentale per le aziende che desiderano massimizzare i benefici derivanti dalla partecipazione fieristica, allineando le proprie strategie agli obiettivi specifici e al pubblico di riferimento.
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