Ricette

Le ricette della FIC: Jof di Montasio

Le ricette della FIC: Jof di Montasio

Questa ricetta ci viene inviata dal nostro sponsor, Federazione Italiana cuochi che attraverso le sue Delegazioni, Dipartimenti territoriali e squadre ogni anno partecipa a gare e show cooking, a livello locale, nazionale e internazionale. La FIC (Federazione Italiana Cuochi) è l’unica Federazione professionale di cuochi riconosciuta legalmente e conta oltre 18.000 iscritti.

La ricetta di oggi ha una storia

Cenni storici

La storia di questo formaggio speciale è molto antica, al punto che dobbiamo tornare indietro fino al 1200. Ci troviamo tra le vallate delle Alpi Carniche e Giulie, precisamente nell’Abbazia di Moggio Udinese, dove i monaci Benedettini hanno iniziato a produrre il formaggio per conservare un prodotto deperibile come il latte e combattere così le ristrettezze alimentari durante i lunghi e rigidi inverni che si abbattevano su quel luogo.

Il latte vaccino proveniente direttamente dagli animali che si nutrivano nei pascoli estivi e la maestria dei monaci che affinano le tecniche di produzione dei malghesi della zona.

Più tardi, nel XVII secolo, il formaggio assume un’identità vera e propria, distinguendosi dagli altri e confermandosi come un prodotto d’élite.

Infatti, i primi documenti che riportano la dicitura “Formaggio Montasio” che, quindi, prende il nome dal gruppo Jof di Montasio, l’omonimo massiccio dove viene ancora prodotto – sono dei tariffari trovati a San Daniele del Friuli e datati 1773: si può notare che è messo in vendita con un prezzo superiore rispetto agli altri formaggi, a dimostrazione del suo grande pregio.

Così, il Montasio diventa la punta di diamante del territo- rio, e si raccontano di contese per accaparrarsi i pascoli o i capi di bestiame migliori.

Per la pasta:

500 g farina rimacinata 200 g acqua

 

Per il ripieno:

200 g formaggio Montasio fresco 200 g formaggio Montasio stagionato 150 g ricotta fresca

N°5      fichi secchi

q.b. sale e pepe 200 g burro nocciola

100 g ricotta affumicata

In una bowl impastare la farina con l’acqua ottenendo un panetto liscio ed omogeneo che andrà fatto riposare in frigorifero per almeno un’ora, avvolto in pellicola trasparente.

Amalgamare le due tipologie di Montasio, precedentemente grattugiati, con la ricotta fresca. Unire i fichi tagliati a cubetti, salare e pepare.

Stendere la pasta molto sottile con il mattarello e tagliare a quadrati da 5cm x 5cm. Dressare la farcia e chiudere a triangolo.

Autore

  • 120 Associazioni Provinciali, 20 Unioni Regionali, numerose Associazioni e Delegazioni Estere, che annoverando ogni anno una media di 20.000 associati fra Cuochi Professionisti, Chef Patron, Ristoratori, Docenti e Allievi degli Istituti Alberghieri di ogni ordine e grado. Tutto questo e altro ancora è la “Federazione Italiana Cuochi” (F.I.C.), unico ente di questa categoria che vanti sul territorio nazionale una diffusione e una rete associativa così capillare. Fondata nel 1968 da Associazioni aderenti (alcune delle quali avevano superato i 200 anni di fondazione ed erano nate in passato come confraternite, corporazioni o società di mutuo soccorso di “cucinieri”), ha ottenuto nel 2001 il “Riconoscimento Giuridico” come organismo atto costituire la rappresentanza, sul territorio nazionale, dei Cuochi e di coloro che si dedicano all’attività culinaria professionale, sostenendone lo sviluppo, la promozione e la formazione.

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Federazione Italiana Cuochi

120 Associazioni Provinciali, 20 Unioni Regionali, numerose Associazioni e Delegazioni Estere, che annoverando ogni anno una media di 20.000 associati fra Cuochi Professionisti, Chef Patron, Ristoratori, Docenti e Allievi degli Istituti Alberghieri di ogni ordine e grado. Tutto questo e altro ancora è la “Federazione Italiana Cuochi” (F.I.C.), unico ente di questa categoria che vanti sul territorio nazionale una diffusione e una rete associativa così capillare. Fondata nel 1968 da Associazioni aderenti (alcune delle quali avevano superato i 200 anni di fondazione ed erano nate in passato come confraternite, corporazioni o società di mutuo soccorso di “cucinieri”), ha ottenuto nel 2001 il “Riconoscimento Giuridico” come organismo atto costituire la rappresentanza, sul territorio nazionale, dei Cuochi e di coloro che si dedicano all’attività culinaria professionale, sostenendone lo sviluppo, la promozione e la formazione.

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