Le ricette della FIC: Panà Vicentina

Le ricette della FIC: Panà Vicentina

Le ricette della FIC: Panà Vicentina

Questa ricetta ci viene inviata dal nostro sponsor, Federazione Italiana cuochi che attraverso le sue Delegazioni, Dipartimenti territoriali e squadre ogni anno partecipa a gare e show cooking, a livello locale, nazionale e internazionale. La FIC (Federazione Italiana Cuochi) è l’unica Federazione professionale di cuochi riconosciuta legalmente e conta oltre 18.000 iscritti.

La ricetta di oggi ha una storia

CENNI STORICI: 

Si tratta di un piatto povero tipico della tradizione vicentina, veniva infatti utilizzato il pane di recupero per farne il piatto “di famiglia”. In questa versione viene utilizzato il porcino fresco, ma nulla vieta di utilizzare anche funghi secchi e renderla quindi veramente “povera”.

La cucina vicentina, molto più delle altre città venete, ha forti radici nella tradizione contadina, ovvero i piatti sono poveri e poco elaborati.

N°10 fette pane raffermo di segale

3     l acqua

300 g carote

200 g sedano

250 g cipolle dorate

150 g pomodori ramati

150 ml olio extravergine d’oliva 100 g burro

500 g funghi porcini freschi

150 g formaggio asiago stravecchio tagliato a lamelle

Preparare il brodo e filtrare eliminando le verdure.

Riportare ad ebollizione con l’olio d’oliva, aggiungere una parte del pane (molto consigliato quello di segale in questa ricetta) e si mescola il tutto fino a ottenere un composto piuttosto consistente, simile alla polenta.

La parte rimanente del pane la useremo per i crostini.

Lasciamo cuocere per 20 minuti circa abbassando la fiamma.

Preparare i funghi, affettarli e saltarli in padella con olio e sale.

Trascorsi i 20 minuti di cottura, versare metà della panà in cocotte di terracotta da forno, disponendo sopra uno strato di porcini e alcune scaglie di asiago stravecchio.

Coprire infine con la restante panà e con scaglie di formaggio e alcuni fiocchetti di burro.

In forno gratinare a 200°C e servire con crostini precedente- mente tostati.

Autore

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    120 Associazioni Provinciali, 20 Unioni Regionali, numerose Associazioni e Delegazioni Estere, che annoverando ogni anno una media di 20.000 associati fra Cuochi Professionisti, Chef Patron, Ristoratori, Docenti e Allievi degli Istituti Alberghieri di ogni ordine e grado. Tutto questo e altro ancora è la “Federazione Italiana Cuochi” (F.I.C.), unico ente di questa categoria che vanti sul territorio nazionale una diffusione e una rete associativa così capillare. Fondata nel 1968 da Associazioni aderenti (alcune delle quali avevano superato i 200 anni di fondazione ed erano nate in passato come confraternite, corporazioni o società di mutuo soccorso di “cucinieri”), ha ottenuto nel 2001 il “Riconoscimento Giuridico” come organismo atto costituire la rappresentanza, sul territorio nazionale, dei Cuochi e di coloro che si dedicano all’attività culinaria professionale, sostenendone lo sviluppo, la promozione e la formazione.

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