Le scatole di latta di Dolci Aveja per celebrare il Natale e L’Aquila
- MARCELLA PACE
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Il grande albero e la ruota panoramica e tutto intorno le luci scaldano la piazza. Ha il sapore di un paesaggio incantato l’immagine scelta quest’anno da Dolci Aveja per decorare le ormai iconiche scatole di latta che l’azienda della famiglia Calvisi utilizza per le sue raffinate confezioni delle feste.
“Siamo affezionati alle tradizioni”, confessa a Virtù Quotidiane Claudio Calvisi, “e ci piace che la nostra azienda ne possa creare. Vorrei che tra 100 anni qualcuno guardasse indietro e riconoscesse il nostro amore per L’Aquila”.
Da 4 anni Dolci Aveja ha deciso di celebrare il Natale e la città con delle scatole di latta con delle immagini che ritraggono il capoluogo nella sua bellezza e storicità. Ogni anno si sceglie una immagine di L’Aquila che si affianca a quelle passate per le consuete latte continuative che si trovano tutto l’anno nei negozi Aveja, immagini o anche dipinti come quello di Teofilo Masulli delle 99 cannelle, che consacrano lo splendore della cittadina.
Anche questa volta lo scatto è di Mario Pagliai e l’immagine ritrae piazza Duomo addobbata lo scorso anno.
“Tanti clienti come me stanno facendo la collezione”, afferma Calvisi. “Questo è il nostro modo per dire a chi ama la città come la amiamo noi di conservarla, o anche di regalarla. Vogliamo essere vicini ai nostri clienti con qualcosa che si consuma subito dopo l’apertura, ma che poi resta come ricordo. Sono veramente orgoglioso di questa tradizione, perché è un pezzo che resta della nostra città”.
La prima parola l’ho pronunciata a sei mesi. Da allora “comunicare” per me è stata la missione della vita, tanto da convincermi fin da adolescente che “da grande” sarei diventata una giornalista professionista. Così è stato. Avevo 17 anni quando, nell’ottobre 2001, ho pubblicato il mio primo articolo sul Tempo d’Abruzzo. Dal 2009 lavoro nel campo della comunicazione come responsabile di uffici stampa e giornalista in testate televisive, web e riviste, occupandomi di politica, economia ed enogastronomia. Da buona forchetta mi piace mangiare bene e adoro il mondo del vino. Il che mi ha portato, nel marzo 2018, a diventare sommelier e poco dopo a sposare il progetto di Virtù Quotidiane, testata dedicata all’enogastronomia abruzzese e non solo. Del giornalismo adoro avere il privilegio di raccontare storie, ambizioni, passioni e sogni di chi ha idee, creatività e ama quello che fa.