Suolo: l’Europa approva una legge debole sul monitoraggio, delusione per la tutela dell’ambiente
Il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la proposta di direttiva sul monitoraggio della salute dei suoli, un testo molto criticato da ambientalisti e associazioni agricole per la sua debolezza e per il mancato rispetto degli impegni precedenti assunti dall’UE.
Un passo indietro rispetto alle aspettative
La direttiva, definita da molti “Soil Monitoring Law” anziché “Soil Health Law” come inizialmente annunciato, si limita infatti a stabilire un quadro comune per il monitoraggio dei suoli negli Stati membri, senza prevedere alcun obbligo concreto per migliorare la loro salute.
Suoli europei in pericolo
Si stima che il 60-70% dei suoli europei sia in stato di degrado, con gravi conseguenze per la produttività agricola, la sicurezza alimentare, la biodiversità e la lotta al cambiamento climatico.
La perdita di servizi ecosistemici legati al suolo è stimata in circa 50 miliardi di euro all’anno per l’Europa.
Mancano gli impegni concreti
Nonostante la gravità della situazione, la direttiva approvata dal Parlamento europeo non fissa alcun obiettivo vincolante per il recupero dei suoli degradati né impone misure specifiche agli Stati membri per contrastare le principali cause del degrado, come l’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento.
Critiche da parte della società civile
“Un’occasione mancata per tutelare un patrimonio fondamentale per il nostro futuro”, ha commentato Legambiente. “L’Europa si limita a monitorare il problema, senza mettere in campo azioni concrete per risolverlo”, ha aggiunto Coldiretti.
Un futuro incerto per i suoli europei
La proposta di direttiva passerà ora al Consiglio europeo per l’approvazione definitiva.
Tuttavia, le deboli misure previste fanno temere che il futuro dei suoli europei rimanga incerto, con gravi rischi per l’ambiente, l’agricoltura e la salute umana.
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