Lo Stappo: A Tessa, un esempio di vino naturale
- Fabio Riccio
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Lo Stappo: A Tessa, un esempio di vino naturale
Le polemiche sui vini naturali continuano ad animare discussioni, specialmente sui social, alimentate da voci come quella del talentuoso Luigi Tecce.
Con il suo “manifesto” su cosa non è il vino naturale, Tecce ha portato all’attenzione un tema controverso ma fondamentale nel mondo enologico.
Tecce, noto vignaiolo irpino, è famoso per le sue etichette che elencano tutto ciò che non c’è nelle sue bottiglie, dimostrando una trasparenza e onestà intellettuale rara.
Sin dalle prime annate, i suoi vini si sono distinti per il loro carattere emozionante, sebbene in passato fossero stati giudicati con severità dalla critica più tradizionalista.
Con il tempo, Tecce ha affinato la sua arte, rimanendo fedele ai suoi principi naturali, e ha saputo conquistare anche i più scettici.
Un esempio emblematico è un ex sommelier dalla visione conservatrice, che alla sola menzione del termine “vino naturale” si mostrava critico.
Tuttavia, alla menzione di Tecce, il suo atteggiamento è cambiato, ammettendo che “Tecce fa le cose per bene”.
Questo è il punto cruciale: fare vino naturale significa farlo bene, senza compromessi e senza cedere a luoghi comuni che associano questi vini a difetti.
Oggi, molti vignaioli naturali producono vini impeccabili, sfatando il mito che i vini naturali abbiano difetti voluti o siano “tipici” per certe imperfezioni. Certo, ci sono ancora esempi di vini naturali con difetti evidenti, ma il settore è cresciuto, evolvendo verso una qualità sempre più elevata.
Ecco perché, per contrastare le critiche ingiustificate, è importante parlare di esempi virtuosi. Tra questi, spicca il Ribolla Gialla A Tessa di I Clivi, un vino naturale che rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
Prodotto al 100% da uve Ribolla Gialla, questo vino si distingue per la sua purezza e qualità.
Il colore giallo paglierino introduce a un bouquet di scorza di limone maturo e frutta a polpa gialla, arricchito da delicate note floreali primaverili.
Al palato, il vino si presenta perfettamente bilanciato, con il limone che domina i sensi, seguito da un finale lungo e salato, che conferisce al vino una struttura asciutta e godereccia.
Abbinamenti e Temperatura di Servizio: Il Ribolla Gialla A Tessa si abbina perfettamente a piatti leggeri e saporiti. Provate a servirlo a una temperatura di 12-14°C, magari con dei ravioli sardi di ricotta ovina e un leggero sugo di pomodoro, per un’esperienza di gusto indimenticabile.
Il Ribolla Gialla A Tessa di I Clivi è un esempio lampante di come dovrebbe essere un vino naturale: impeccabile, ricco di sensazioni e privo di difetti.
Un vino che rapisce i sensi e dimostra come la qualità possa andare di pari passo con il rispetto della natura. Se cercate un vino naturale che faccia davvero la differenza, questo è quello giusto.
Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l’Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d’Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L’Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it