Lo Stappo: Cinque Terre D.OC. 2023
Lo Stappo: Cinque Terre D.OC. 2023
Oggi parliamo di un luogo per me molto importante, il luogo dove ho trascorso tutte o quasi le mie vacanze estive.
Oggi parliamo di un luogo dove sembrerebbe impossibile fare viticoltura, ma per fortuna dove i contadini non se ne rendono conto.
Oggi parliamo di un territorio patrimonio dell’UNESCO che fa dei suoi scorci, dei suoi 120 km di sentieri e dei suoi vigneti arroccati il suo punto di forza.
Oggi si parla di Liguria e più precisamente delle 5 Terre.
Territorio formato 70 milioni di anni nello stesso momento della formazione della Langa.
La zona delle 5 Terre tuttavia non gode di una stabilità territoriale così affermata come la zona Piemontese.
Ma figlia della presenza del mare mostra terreni molto più eterogenei che possono variare molto anche in pochi metri.
Questa tuttavia non è una mancanza, ma probabilmente la vera grande forza del territorio che fa della biodiversità e delle differenze di territorio la sua grande forza.
220 soci dividono circa 46 ettari, portando nella bottiglia i loro sforzi, la loro passione e tutte le difficoltà produttive che la regione regala.
Ottenendo un prodotto impressionante per pulizia, chiarezza e riconoscibilità.
Questo vino è perfetto connubio tra lo sforzo e la passione, tra la difficoltà di coltivare su terrazzamenti e strapiombo sul mare e l’attenzione a farlo nel miglior modo possibile; un vino ricco di diligenza che si esprime al meglio nei suoi primi anni di vita.
Ma di un impeto e di linearità disarmanti, un vino figlio della sua regione, un vino che rappresenta a pieno le persone che lo producono e la passione delle stesse.
Sul pesce, sulle carni carni bianchi, sui dolci a frolla.
Ma soprattutto da solo come aperitivo godetevi questa perla perché non vi capiterà così spesso di divertirvi così tanto ad un prezzo così irrisorio.
Cos’altro dire…
#lanostravitaèincredibile
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